Verona Città chiusa

 
 

LETTERE ALLA REDAZIONE

Tosi 3 La Vendetta

Credevate di esservi liberati di me…
L’evoluzione della specie da il senso della “nuova”, già vecchia, amministrazione cittadina.
Il limbo in cui è caduta la città, per non usare l’abusato termine immobilismo, è mosso dalle increspature del nuovo Arena Stadium, dei prossimi progetti operativi sull’Arsenale, della discussione finale sulla Variante 23, e poco altro.

Temi politici, Forum della Famiglia a parte (posto che ciascuno a casa propria può fare ciò che più gli aggrada, senza doverlo sbandierare ai 4 venti), non pervenuti.

L’AGSM sarà spolpata in favore del colosso A2A, mettendo al governo un giovinetto dalle belle speranze, utile allo scopo, l’Aeroporto sarà consegnato al Dott. Marchi, che lo deprimerà ulteriormente, secondo il disegno iniziale, i contenitori cittadini come l’Arena e la Fiera, saranno privatizzati.

Visione politica di lungo periodo, nulla.

Accordi sottobanco, degni della prima repubblica, muovono ancora gli interessi a favore del politico di turno, e non danno respiro nuovo ad una città che avrebbe tutte le carte in regola per fare il salto e posizionarsi a fianco di Roma, Milano, Venezia, Napoli, Palermo, Bologna, tanto per indicare quelle che hanno qualcosa di valore da offrire.

L’eccellenza veronese, termine abusato in campagna elettorale amministrativa, o si volta da un’altra parte, o fa parte del giro.

Viene la voglia di scappare lontano da qui, e da questo sistema che perpetua sé stesso.

Ormai anche i morti vengono resuscitati, e riescono a parlare dall’oltretomba, riattivando il consenso perso.

Un passaggio di tal fatta non era previsto, anzi, si respirava davvero la voglia di riscatto.
Quel riscatto che chi comanda, ora, è costretto a pagare ogni giorno per poter dire la propria.
Emblematico è il rinnovo del board della Camera di Commercio, sempre gli stessi e sempre con le medesime idee e parole vuote.

C’è da dire che se non si chiamassero diversamente, ci si potrebbe confondere tra i sindaci (sono 2 a governare Verona).
Città immobile che ricadrà su sé stessa, senza nulla di nuovo.
La vendetta è un piatto che va servito freddo.

Qui siamo al gelo.

Giandomenico Bocchicchio

 
 

1 COMMENTO

  1. Ahi serva Italia, di dolore ostello,

    nave sanza nocchiere in gran tempesta,

    non donna di provincie, ma bordello!

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