Vede la cassa sguarnita e tenta il colpo, ma gli va male

 
 

Ha visto la cassa del ristorante sguarnita ed ha pensato che fosse un colpo semplice da portare a termine, il rumeno che giovedì all’ora di pranzo ha provato ad asportare l’incasso della trattoria Ca’ Verde, nell’omonima località fra le alture di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Non aveva fatto i conti, però, con l’attenzione e la tenacia della cameriera.


A.V. rumeno di 45 anni, regolare sul territorio nazionale ma senza fissa dimora, è stato infatti sorpreso con le mani nel registratore di cassa dalla ragazza che serviva ai tavoli che lo ha raggiunto parandosi davanti a lui. L’uomo, lasciato l’incasso, ha provato ad allontanarsi ma la cameriera ha cercato di impedirglielo e per questo la ha prima spintonata e poi, vista la strenua resistenza che ha opposto, le ha spruzzato sul volto uno spray antiaggressione al peperoncino che aveva con lui.


Tuttavia il trambusto aveva attirato l’attenzione di altri avventori che sono intervenuti in soccorso della ragazza bloccando il rumeno e consegnandolo ai Carabinieri di Sant’Ambrogio, giunti nel giro di pochissimi minuti perché stavano pattugliando proprio quella frazione del loro territorio.


A.V. non risulta avere precedenti penali in Italia, ma sembra vivere di espedienti. Ai Carabinieri non ha fornito spiegazioni del gesto, trincerandosi dietro un assoluto silenzio.


Benchè lo spray utilizzato sia di libera vendita e possa essere portato al seguito, l’utilizzo per l’aggressione alle persone non è, ovviamente, consentito ed i militari della Stazione di Sant’Ambrogio di Valpolicella hanno dichiarato in arresto l’uomo per tentata rapina aggravata dall’uso di un’arma. Dell’arresto ne hanno dato comunicazione al PM di turno presso la Procura della Repubblica di Verona, Dott. Mauro Leo Tenaglia, che ha disposto di accompagnare A.V. presso la Casa Circondariale di Verona Montorio in attesa dell’udienza di convalida che si è svolta questa mattina.


Il Giudice per le Indagini Preliminari, Dott. Marzio Bruno Guidorizzi, all’esito dell’udienza ha convalidato l’arresto disponendo la misura cautelare della custodia in carcere.

 
 

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