Variante 22: la Giunta dà il via libera a Leardini, stoppata “La Cercola”

 
 

ll nuovo grande centro commerciale “La Cercola”, tra San Michele Extra e il casello di Verona est, non si farà. La Giunta comunale lo ha cassato, nella riunione di ieri, adottando un provvedimento “di autotutela“, che consiste nella revoca di una decisione presa in passato di cui si è scoperta solo oggi qualche irregolarità.

Nel caso de La Cercola”, il sindaco Federico Sboarina e l’assessore all’Urbanistica, Ilaria Segala, hanno spiegato che la motivazione è duplice: in primo luogo l’insediamento (come altri 5 punti di vendita grandi e medi anch’essi stoppati) non è conforme al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, che prevede nuovi punti vendita  solo all’interno di aree in degrado o da riconvertire (mentre La Cercola dovrebbe sorgere in una zona attualmente libera e “a verde”). In secondo luogo, nel progetto de “La Cercola” è previsto l’interramento di un laghetto, che proprio il 6 marzo scorso è stato certificato essere di proprietà del demanio pubblico, e quindi vincolato.

Oltre a “La Cercola”, di proprietà di Immobiliare Srl, sono state bloccate altre due proposte che prevedono insediamenti commerciali entrambi localizzati in ZAI,  quello di Garda Re (8.098 metri) e quello del Consorzio Agrario Lombardo Veneto (6.260 metri). Fermate anche a tre ipotesi di nuovi punti vendita di media distribuzione (superiori anch’essi ai 1.500 metri quadri), ossia quelli proposti dalla Giuseppe Godi, alla Spianà (2.500 metri quadri), quello della Berard Srl (2.700 metri quadri) e infine quello della Liquigas (5.273 metri a Verona sud) la cui domanda cautelare è stata respinta dal TAR del Veneto con l’Ordinanza n. 139 del 12 aprile 2018.

E mentre sei Schede a Norma sono state “stoppate”, sia pure in “autotutela”, due invece sono state “resuscitate”. Si tratta dei PUA “Ai Tigli” a Montorio e “San Rocchetto” a Quinzano, entrambe collegate all’imprenditore Alessandro Leardini, il grande accusatore processuale dell’ex vicesindaco Vito Giacino.

Leardini si era visto bloccare dalla Giunta Tosi le sue proposte  “San Rocchetto” e “Ai Tigli” ma il 13 settembre 2017 il TAR del Veneto con l’Ordinanza n.446  e con l’Ordinanza n.445 ha pronunciato l’ordinanza con cui accoglie l’istanza cautelare dei ricorrenti e per l’effetto sospende l’impugnata delibera della Giunta Comunale, del 11/05/2017 n. 174, nella parte in cui prevede l’indicazione delle Schede Norma di parte ricorrente tra quelle decadute (n.d.r. Scheda Norma 159, PUA “Ai Tigli” e n. 131, PUA “San Rocchetto”). Il Collegio ha fissato inoltre per l’esame del merito una delle pubbliche udienze del primo trimestre dell’anno 2019.

Ora la strada è spianata per la realizzazione dei piani attuativi  «Ai Tigli» a Montorio (120 nuovi appartamenti, in palazzine da tre piani, su 37.500 metri quadrati) e «San Rocchetto» a Quinzano (un nuovo quartiere ai piedi del monte Cavro, composto da 13 palazzine per almeno un centinaio di alloggi su 20.000 metri quadri).

Vedremo se le “opere compensative” indicate dai proponenti nel PUA di Montorio (parco acquatico e centro ricreativo) resteranno le medesime, con le criticità già evidenziate a suo tempo, oppure nel frattempo è maturato una diversa proposta.

Nel frattempo sulle decisioni prese dalla Giunta, arriva la soddisfazione del Consigliere Comunale Michele Bertucco che si felicita per il “buon esito delle nostre diffide inviate al sindaco Sboarina”. Bertucco aggiunge inoltre che avrebbe «preferito di gran lunga la revoca dell’intera Variante che continuiamo a ritenere fuori legge, ed il punto, forse non sufficientemente approfondito dalla giunta, è che l’accoglimento dell’emendamento 5 Stelle inquina irrimediabilmente la Variante 22 in quanto conferisce alla giunta una competenza che è esclusiva del Consiglio: ma è comunque certo che togliendo di mezzo la Cercola il potenziale nocivo di quella Variante sarà in parte disinnescato. Purtroppo – conclude Bertucco – sono state recuperate due schede tra cui quella relativa al PUA San Rocchetto grazie ai pasticci dell’amministrazione Tosi e al poco coraggio dell’amministrazione attuale».

Alberto Speciale

(PUA “Ai Tigli”)

    

(PUA “San Rocchetto”)

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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