Con un emendamento alla monovra correttiva votato in Commissione bilancio lo scorso 27 maggio verrà colmato il vuoto normativo creatosi a seguito dell’abolizione dei voucher e reintrodotto nel nostro ordinamento due nuove forme di lavoro accessorio o occasionale, che si differenziano dai voucher per la forma contrattuale, per le modalità di utilizzo, per i limiti di utilizzo, per i diritti collegati.
Due strumenti normativi per due tipi di utilizzatore diversi: la persona fisica (Libretto Famiglia) e l’impresa. In entrambi i casi gli utilizzatori dovranno registrarsi su una apposita piattoforma informatica dell’Inps, da cui deriverà una totale tracciabilità dell’utilizzo di queste modalità di lavoro, ed i pagamenti non dovranno avvenire per contanti. Nel caso in cui l’utilizzatore sia una persona fisica l’attività lavorativa potrà riguardare esclusivamente i piccoli lavori domestici (giardinaggio, pulizia, manutenzione), l’assitenza domiciliare ad anziani,a persone ammalate o con disabilità, le ripetizioni. La piattoforma informatica dell’Inps consente di acquistare un libretto nominativo prepagato denominato “Libretto Famiglia” con cui si potranno utilizzare e pagare prestazioni occasionali di lavoro per un valore nominale orario di euro 10,00. A carico dell’utilizzatore vi sono poi la contribuzione alla gestione separata (euro 1,65) ed il premio INAIL (euro 0,25). Attraverso la piattoforma l’utilizzatore è obbligato a comunicare i dati del lavoratore, il compenso, il luogo di svolgimento e la durata della prestazione lavorativa. Se l’utilizzatore è un impresa, la normativa detta dei limiti ben precisi per l’uso del lavoro occasionale, limiti riguardo alle dimensioni dell’impresa e al settore in cui opera. Non possono utilizzare questa tipologia contrattuale le imprese che occupano più di 5 dipendenti a tempo indeterminato e che appartengano al settore agricolo ( ameno che i lavoratori non siano studenti, pensionati o disoccupati) , al settore dell’edilizia ed affini o siano parte di contratti di appalto (contratto di lavoro occasionale). Anche l’impresa dovrà comunicare all‘INPS, tramite la piattoforma informatica, i dati del lavoratore, il luogo di svolgimento della prestazione, la tipologia di attività, la data e l’ora di inizio e di fine della prestazione il compenso pattutito (che non potrà essere inferiore a 36 euro per prestazioni di durata non superiore a 4 ore consecutive nell’arco di una giornata). Il compenso orario minimo previsto è pari a 9 euro cui si aggiungono la contribuzione alla gestione separata ed il premio INAIL pari, rispettivamnete, al 33% e 3,5% del compenso. E’ previsto che il lavoratore non possa percepire da ciscun utilizzatore compensi superiori a 2.500 euro e, sommando più utilizzatori, compensi superiori a 5.000 euro l’anno; gli utilizzatori non potranno erogare più di 5.000 euro l’anno ai lavoratori occasionali. Le ore prestate non potranno superare il numero di 280 l’anno, superate le quali scatta l’assunzione a tempo indetreminato. La tracciabilità che si realizza mediante la registrazione alla piattoforma informatica dell’Inps di chi rende la prestazione e di chi la utilizza, le modalità del pagamento che non potrà avvenire in contanti e dell’utilizzo della prestazione, che per essere avviata prevede un messaggio circostanziato all’INPS, costituisce una novità che rende molto diversi questi nuovi striìumenti normativa dai voucher e che determina strutturalmente la deterrenza di abusi. Si tratta di un chiaro e forte segnale contro l’illegalità, il lavoro nero e il lavoro grigio perché la tracciabilità aiuta i più deboli, quelli esposti al ricatto del lavoro purché sia e aiuta anche le imprese sane esposte alla concorrenza sleale di altre. Ci troviamo, quindi, di fronte a due nuovi strumenti contrattuali utili per le famiglie e le imprese di piccole dimensioni che potranno essere utilizzati entro precisi limiti, in modo che siano effettivamente destinati al lavoro occasionale.
Donatella Fanini Avvocato
Tre mesi consecutivi pagati con contratto occasionale (4 in totalé ma c’era la Pisa estiva in mezzo)… 8 ore al giorno dal Lun al venerdì a 600 euro. Pagati sempre con bonifico. Che succede? Il datore é “obbligato” ad assumere?!