Susn, un’opera potente e struggente di Herbert Achternbusch al Teatro Laboratorio

 
 

Giovedì 16, venerdì 17, sabato 18 ore 21 e domenica 19 novembre ore 16.30 è di scena al Teatro Laboratorio (Lungadige Galtarossa 22/A) “Susn” dello scrittore tedesco Achternbusch (scomparso nel 2022). Pittore, poeta, attore, sceneggiatore, regista e produttore dei suoi film, spesso autobiografici, ideò e raccontò storie di «ordinaria follia quotidiana». Il testo in scena al Teatro Laboratorio è costruito partendo da cinque storie di donna, tratte da romanzi, raccolte varie e sceneggiature di film dello stesso autore.

“È incredibile come questi testi – sottolinea il regista dello spettacolo – scritti in periodi diversi anche lontani nel tempo, diano corpo a un testo dal tessuto assolutamente organico tanto da farlo sembrare la storia coerente di una donna nei diversi periodi della sua vita. Un collage tanto abile da non apparire neppure tale. Cinque donne, distanziate da dieci anni di differenza l’una dall’altra. Cinque fasi diverse della vita, cinque crisi diverse, cinque lingue diverse di uno stesso viaggio: una sconfitta esistenziale.”

Un potente ritratto femminile o forse cinque ritratti di altrettante donne, fotografate in momenti diversi dell’esistenza. La storia è quella di Susn, diminutivo di Susan, che vediamo crescere e alla fine sfiorire, che racconta momenti particolari della sua vita: dall’adolescente di campagna che rifiuta i valori della tradizione, ai primi turbamenti sessuali, alla studentessa universitaria, alla donna frustrata da un rapporto di coppia fallimentare, alla sessantenne distrutta dall’alcool e da se stessa (“Come sono ridotta!”, riuscirà ancora a dire in un attimo di lucidità, nascondendo la bottiglia di alcool nella borsa e serrando stretta la statuetta di Gesù Cristo al suo fianco, uniche compagnie rimaste). Susn rivendica invano la sua identità e le sue energie spirituali saccheggiate dal partner maschile, uno scrittore che la lascia parlare solo in apparenza, mentre in realtà si appropria delle sue parole, dei suoi desideri, delle sue rivolte e delle sue speranze. Dalle parole che le strappa nascerà un nuovo libro. Lui la uccide lentamente per farla diventare una sua opera poetica. Zittita dallo strapotere del partner e ridotta ad esprimersi in una lingua impastata dall’alcool, Susn lancia l’ultima sfida, ormai soltanto con se stessa. Una donna disperata sperduta tra rimpianti e velleità, cosciente del proprio naufragio, si costruisce una sorta di doppia vita. Il riscatto di chi ha la forza di evadere, almeno nei propri pensieri, di chi si arrocca sull’ultimo baluardo possibile: la propria testa. Susn ammutolirà per sempre e sarà ancora lui, il partner, lo scrittore, a riprendere la parola e a gestire anche a posteriori la vita di lei: un’ennesima occasione per dimostrare il potere dell’intellettuale che con ricorso alla propria creatività, rivolta e scombina le linee delle vite altrui.

“Puzzle di una vita in cui l’azione nasce soltanto dal linguaggio – sottolinea ancora il regista – Susn è un’opera atipica e originale per la forma con cui prende corpo, ma riconduce a contenuti molto presenti nella drammaturgia tedesca contemporanea, decisamente attenta ai destini femminili. Destini femminili che raramente sono esempi di ripensamento passivo e che, pur nella sconfitta, rimangono sorretti dalla forza proterva del rifiuto, come estrema arma di opposizione.”

Regia Lelio Lecis con Julia Pirchl, Roberta Pasquinucci, Tiziana Martucci, Simeone Latini, Roberto Balistreri, Stefano Serpi. Spazio scenico Valentina Enna – costumi Marco Nateri – direzione tecnica Lele Dentoni – produzione Akroama Teatro Stabile d’Innovazione.

Ingresso € 12,00 (intero), 10,00 (over 65 e under 25), 5,00 studenti, 1+1 persona disabile + accompagnatore. Per prenotazioni [email protected]www.teatroscientifico.com

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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