Sovranità Verona: “Stop al nuovo schiavismo”

 
 

Sovranità Verona, Lega Nord e Movimento giovani padani uniti nella lotta al “Nuovo Schiavismo”. Venerdì 11 marzo, alle ore 20, avrà luogo a San Bonifacio una fiaccolata per denunciare lo sfruttamento dei clandestini da parte delle cooperative. Il tragitto, che partirà da Piazza Costituzione, si concluderà davanti all’ex ospedale Zavarise-Manani, dove il comizio di Sovranità Verona consumerà l’epilogo della serata.

“Gli appelli lanciati dalla Prefettura riguardo il bisogno di ulteriori sistemazioni sul suolo veronese – rilevano in coro gli esponenti di Sovranità Verona – sono ormai inaccettabili. Così come inaccettabile è il sostegno economico destinato al clandestino se confrontato alla miseria di molti nostri connazionali. Sovranità Verona chiede rispetto per la propria cultura e per il proprio territorio, contro gli abomini della globalizzazione e delle lobbies”.

“Tra l’altro – incalzano ancora i vertici di Sovranità – l’accoglienza è un valore solo se si è in grado di garantire standard di vita umani e non degradanti. Altrimenti è ipocrisia. Non avere l’onestà intellettuale di ammetterlo, è malafede. Fare da quinta colonna a questo meccanismo è allucinante. Creare strutture che tramite questi flussi generano guadagni esorbitanti, è altresì criminale”.

“Assistiamo così – conclude Sovranità Verona – al consulente campano che con gli immigrati incassa 24.000 euro al giorno e gira in Ferrari e a chi, in tempo di crisi economica, ha messo in piedi vere e proprie industrie che fatturano 100 milioni annui e altre che in 12 mesi hanno aumentato il fatturato del 178%. E’ arrivata l’ora di ribellarsi”.

 
 

1 COMMENTO

  1. Il lettore – elettore, leggendo le diverse voci dei Politici in sella, quelli disarcionati e quelli aspiranti a prendere in mano le redini del Potere, prova le sensazioni che immagino ebbe Ulisse passando vicino alle Sirene. Qualche volta il canto è soave e passa attraverso lusinghe. Spesso il canto è un martellante rap che promette la diversità. Tuttavia le note musicali sono sempre 7 e dentro questo recinto si giustifica il FESTIVAL di San Remo: un palcoscenico che talvolta legittima il Plagio. Più che Casinò diventa, come in Politica, un CASINO. Un lupanare dove soddisfare ogni bramosia tipica dell’indole narcisistica ma anche di quella che gli Psichiatri definiscono DISTURBATA. A giudicare dai fatti che emergono quotidianamente attraverso i Media c’è poco da stare allegri. Anzi ! Non ci resta che fare come Ulisse: legarci ad un palo per non abboccare ad alcuna lusinga. Confidare solo nella Via Maestra per raggiungere indenni l’approdo a Casa e prepararci a disinfestarla dai Proci FACENDOLI SMETTERE DI RUBARE. Il FARO nel PORTO.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here