Si sgonfia la querela a Tosi. Polato perde in aula

 
 

Archiviata la querela a Flavio Tosi presentata da Daniele Polato in merito alle dichiarazioni di Tosi che sottolineava come Polato – in qualità di presidente dell’Azienda Trasporti Funicolare Malcesine-Montebaldo (ATF) – avesse speso 24 mila euro di soldi pubblici appartenenti ad ATF (ente pubblico) per commissionare un parere legale all’Università di Verona, il cui esito sarebbe stato contrario all’interesse di ATF stesso e in favore dell’interesse privato di Polato. Ricordiamo che la vicenda è quella degli emolumenti che Corte dei Conti, Ministero degli Interni e Prefettura avevano ritenuto non dover essere corrisposti a Polato ed al cda, ma che questi ultimi proprio avvalendosi del parere legale pagato con i soldi di ATF, avevano resistito contro la stessa ATF per continuare a ricevere lo stipendio pubblico.

Il Giudice per le Indagini Preliminari (Gip), dice Tosi, “mi dà ragione, perché nelle motivazioni da un lato sottolinea come le mie dichiarazioni appartengano al legittimo diritto di critica, dall’altro conferma che il tema da me sollevato è pertinente e di interesse pubblico in quanto Polato all’epoca dei fatti era Presidente di un’azienda cruciale per il turismo e la promozione dell’area del Monte Baldo”.

Ma soprattutto, continua Tosi, “il Giudice nella sostanza spiega che ho detto il vero, poiché Polato aveva un ruolo apicale in ATF e quindi si ritiene che la scelta del parere legale firmata dal dg Boni (su cui Polato ha sempre scaricato le responsabilità), scrive il Gip sia stata ‘avallata e condivisa da Polato’ e che dietro quelle scelta ci sia stato ‘l’indirizzo, la direttiva politico-amministrativa’ di Polato medesimo, che, scrive il Gip, in qualità di politico-amministratore ‘rientra tra le prerogative di una libera democrazia criticare’”.

 
 

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