Seduta notturna: la maggioranza cede sotto la pressione delle opposizioni

 
 

Riceviamo e pubblichiamo la nota congiunta di Fare Verona, Lista Tosi, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Verona Civica – Traguardi e Verona in Comune – Sinistra in Comune.

Purtroppo per i cittadini veronesi, il consiglio comunale di giovedì sera ha confermato che l’arroganza di molti consiglieri della maggioranza del Sindaco Sboarina supera di gran lunga la loro preparazione, la loro intelligenza e la capacità di gestire le dinamiche consiliari.

Come opposizioni li abbiamo tenuti inchiodati alle due delibere non urgenti sui debiti fuori bilancio del Comune fino alle due passate del mattino, allorquando il vicepresidente del consiglio Rossi ha dovuto prendere atto dell’ennesima defezione tra le fila della maggioranza e dichiarare chiusa la seduta per mancanza di numero legale.

Motivo scatenante della guerriglia è stata la presentazione della mozione di Zandomeneghi sul filobus, con cui l’amministrazione ora cerca di fare marcia indietro rispetto alla soluzione della galleria pedonale di via San Paolo, e della mozione della consigliera Grassi della Lega per lo spostamento del capolinea del filobus allo Stadio. Entrambe le proposte erano state oggetto la settimana precedente di una mozione di minoranza a firma del consigliere Flavio Tosi che la maggioranza aveva deciso di bocciare. Ripresentarle identiche a pochi giorni di distanza con mozioni-fotocopia, senza spiegare i motivi del ripensamento e senza concedere nulla al dialogo con le opposizioni, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Non è bastato il soccorso dell’onorevole Comencini, corso verso le una del mattino per dare il cambio al consigliere Zandomeneghi: un’altra ora di dibattito è stata sufficiente per rompere le fila degli assonnati consiglieri di maggioranza che fanno sempre più fatica a garantire il numero legale in Consiglio, figurarsi a governare la città…

 
 

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