Riceviamo e pubblichiamo la nota dei Parlamentari Dem Rotta e Dal Moro.
“Siamo orgogliosi e soddisfatti che il fondo previsto dal ministero per la Fondazione Arena sia stato definitivamente sbloccato. È il culmine di un lavoro iniziato qualche legge di bilancio fa, era il 13 dicembre 2015 quando i deputati veronesi del partito democratico chiesero e ottennero – fuori tempo massimo- l’inserimento della Fondazione Arena nei parametri della legge Bray. Ipotesi avversata dall’allora gestione Girondini–Tosi e che avrebbe portato alla liquidazione della Fondazione, strada ipotizzata e che la precedente amministrazione avrebbe proseguito con la fine della storia della nostra fondazione e l’affidamento ad una gestione completamente privata dell’ex ente lirico. L’arrivo del commissario Fuortes prima e del sovrintendente Polo poi, nominati dal ministro Franceschini hanno scritto un’altra storia e creato le condizioni perché il lavoro attuale potesse essere compiuto.
Non è una questione di rivendicazione di meriti, ma di giusta testimonianza della storia. Non sfugge la collaborazione da parte dei sindacati e il sacrificio dei lavoratori e del corpo di ballo, ma, come sempre è stato evidente a tutti, lo stato dei conti e della mala gestione della fondazione del 2015 lasciava un’alternativa ben più amara e definitiva quale la chiusura della fondazione stessa. Ipotesi scongiurata proprio a partire da quella provvidenziale scelta politica che ha concesso quel prestito che potrà essere restituito in 30 anni a tassi favorevoli.
Ora ci attendiamo un rilancio della Fondazione in termini progettuali e di strategia, recuperando un clima di collaborazione con i lavoratori che tanti sacrifici hanno fatto in questo periodo.
A distanza di un anno il progetto di rilancio e’ ancora al palo e oltre alle beghe del management tutto è rimasto irrisolto, continuando a paralizzare i lavoratori.
Perché da sola la legge bray non può bastare, i conflitti della dirigenza attuale di Fondazione Arena ci preoccupano molto e ancor di più il blocco delle assunzioni dei tempi determinati a ridosso della stagione invernale”.