Riqualificazione ex Area Ferroviaria Porto San Pancrazio: le reazioni delle opposizioni

 
 

Per il capogruppo Bertucco “si tratta di un intervento che non porterà un miglioramento della qualità della vita nel quartiere di Porto San Pancrazio, ma sarà causa di un sostanziale aumento del traffico della zona. Previsto un impianto di notevoli dimensioni, con poco verde a disposizione dei cittadini. Rimangono irrisolte le questioni relative alla bonifica dell’area e le interferenze con l’alta velocità”.

“La proposta – precisano i consiglieri del Movimento 5 stelle Vanzetto e Gennari – vede l’impossibilità dell’azienda nel creare i collegamenti viabilistici indispensabili per supportare la mobilità della zona. Riteniamo sia necessario che da parte del Comune vi sia la volontà di portare avanti con i privati la possibilità di realizzazione di nuove opere viabilistiche come tratti di pita ciclabile di collegamento. L’impianti sportivi sono un valore aggiunto, purché realizzati nel rispetto del Parco del Giarol Grande”.

“Tutelare il parco dell’Adige nell’ottica di una fruibilità che ne rispetti le particolarità ambientali – sottolinea il capogruppo di Verona civica Ferrari –. I rapporti tra il centro sportivo e l’Università devono essere sostenuti con soluzioni che agevolino gli studenti nella frequentazione dell’impianto”.

Per il gruppo consiliare Pd “il progetto presentato è una positiva riconversione dell’area degradata di Porto San Pancrazio. Le Circoscrizini 6^ e 7^ hanno accolto positivamente questo intervento. Un luogo per le attività sportive realizzato accanto un’area verde meravigliosa, che può essere ulteriormente fruito e valorizzato”.

“Adige Docks è nato da una nostra intuizione – precisa il consigliere Lita Tosi Alberto Bozza –, peccato che questa Amministrazione abbia perso un anno per riavviare l’iter di approvazione. Tuttavia è importante dare alla città un centro sportivo all’avanguardia di cui beneficerà tutto il quartiere Porto San Pancrazio e anche l’Università”.

 
 

2 COMMENTI

  1. La foto proposta APRE e CHIUDE ogni commento. ! E’ datata all’epoca di GIU’ IL MURO SU LA PIAZZA della “scomparsa” VERONA RELOAD. In voga ai tempi di Tosi Sindaco ! …. in mezzo ci sono state tutte le RIBELLIONI del Faro nel Porto. Una battaglia infinita a difesa della Legalità passata tra I SILENZI dei Politici di Palazzo Barbieri. Ringraziamo Verona News che fu l’unico che all’epoca di VERONA RELOAD e della Manifestazione organizzata davanti ai cancelli di accesso all’area delle ex FFSS, ci diede l’opportunità di PARLARE a vuoto.

  2. Come già comunicato ai progettisti, quando partirà il cantiere per laTAV sarà realizzata una strada che affiancherà la ciclabile lungo l’Adige fino ai mulini (sembra la mai realizzata medianina) per permettere ai mezzi la costruzione del rilevato sede della TAV.
    Alla fine dei lavori (circa 4/5 anni) sarà ripristinato lo stato di fatto.
    Non è il caso di utilizzarla per deviare tutto il traffico del quartiere in via definitiva inserendo anche l’ accesso per il centro sportivo, tra l’altro gratuitamente pagato da IRICAV 2 il Consorzio che realizzerà la TAV ?
    Per gli “ambientalisti” è meglio avere il quartiere invaso dalle auto o una strada che affianca la fossa Morandini ?
    Meditate gente, meditate.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here