Progetto Fuoco, successo per l’edizione 2024: in fiera a Verona 45mila operatori

 
 

Un’edizione 2024 che certifica la ritrovata fiducia da parte del mercato e un forte interesse da parte degli operatori professionali: 45mila quelli giunti in fiera a Verona, con una crescita importante delle presenze dall’estero (+12%). Si è chiusa oggi 2 marzo, in fiera a Verona, la quattordicesima edizione di Progetto Fuoco, il più importante evento mondiale dedicato agli apparecchi per il riscaldamento e la produzione di energie attraverso la biomassa. Dalle stufe ai caminetti passando per caldaie, barbecue e cucine a legna e pellet: a Progetto Fuoco erano presenti 550 aziende espositrici, di cui 200 provenienti da 35 paesi esteri. L’evento promosso da Veronafiere si tiene con cadenza biennale e ritornerà dunque nel 2026.
 
«Il successo di questa edizione di Progetto Fuoco attesta Veronafiere capitale mondiale dell’innovazione legata alla produzione di energia dalle biomasse legnose – commenta il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo –. La fiera si conferma, infatti, piattaforma di incontro tra l’eccellenza della produzione made in Italy e la domanda estera, con 45.000 operatori arrivati da 66 nazioni, in particolare da paesi target quali Francia, Germania e Spagna».
 
«Proporre al pubblico specializzato sempre maggior innovazione e prodotti ad alto tasso tecnologico funziona e Progetto Fuoco ne è la prova con un incremento del 12% di operatori esteri in questa edizione – spiega l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese – Sosteniamo la ripresa e lo sviluppo di un settore che per l’Italia vale oltre 4 miliardi di euro e si confronta ogni giorno con le sfide legate alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela del nostro patrimonio forestale».
 
«Siamo estremamente soddisfatti: Progetto Fuoco bissa il buon risultato del 2022, dato per nulla scontato viste le turbolenze che hanno investito il mercato delle biomasse nell’ultimo anno – commenta Raul Barbieri, direttore commerciale di Veronafiere – Abbiamo avuto modo di toccare con mano la ripresa di fiducia del settore, e la risposta di espositori, operatori e addetti ai lavori è stata ampiamente positiva».

 
 

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