Potenziato a Verona lo strumento delle “White list”

 
 

Il protocollo è stato sottoscritto il 22 febbraio in Prefettura a Verona per la prevenzione delle infiltrazioni nel settore delle costruzioni


Diffondere la cultura della legalità e rafforzare le strategie di prevenzione contro il rischio di infiltrazioni nella filiera delle costruzioni. Sono questi gli obiettivi del protocollo di legalità sottoscritto ieri a Palazzo Scaligero dal prefetto di Verona Donato Cafagna e dal presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili di Verona Carlo Trestini.

L’accordo, che formalizza l’adesione a livello territoriale al protocollo nazionale siglato dal ministro Luciana Lamorgese e dal presidente Ance Gabriele Buia, prevede inoltre il potenziamento dello strumento delle “White list” e l’accreditamento delle imprese presso la  Banca dati nazionale Antimafia del ministero dell’Interno.

Il protocollo permetterà, infatti, alle imprese di acquisire, attraverso Ance Verona, la documentazione antimafia per i propri fornitori o subappaltatori operanti nei settori maggiormente esposti al rischio di infiltrazioni mafiose e di ricevere il punteggio massimo nel rating di legalità evitando così di incorrere in rapporti contrattuali a rischio di interdittive antimafia.

«La cooperazione con le imprese nella lotta contro le infiltrazioni criminali – ha dichiarato  il prefetto – si avvale da oggi di un importante strumento di legalità volto a tutelare una provincia, quella di Verona, economicamente molto sviluppata e perciò oggetto di particolare attenzione da parte di chi mira a realizzare profitti attraverso operazioni illegali, inquinando settori strategici, quali quelli del turismo, dei trasporti e appunto dell’edilizia. La criminalità organizzata – ha aggiunto Cafagna – è una malattia che danneggia il sistema sano delle imprese e depaupera il tessuto economico, e con essa non è possibile nessun compromesso, anche quando accade che si presenti come un partner di affari. Con il protocollo, che è operativo da oggi, per il settore delle costruzioni, – ha concluso il titolare del palazzo di governo – gli imprenditori possono contare su una rete di protezione e prevenzione che li rende impermeabili e capaci di riconoscere questi rischi.»

«Mai come ora occorre impegnarci tutti affinché gli importanti investimenti in opere ed in infrastrutture conseguenti ai fondi per il PNRR e che costituiscono  una grande occasione per il Paese, non vengano  inquinati  dalla criminalità» ha dichiarato Carlo Trestini, che ha posto l’accento sul grande sforzo che il sistema associativo sta facendo in questi anni per promuovere la cultura della legalità tra i propri associati, a partire dall’adozione nel 2014 del Codice Etico.

Le “White list” sono elenchi istituiti presso ogni Prefettura, che hanno come scopo quello di rendere più efficaci i controlli antimafia con riferimento a quelle attività imprenditoriali considerate più a rischio per quanto riguarda le infiltrazioni di carattere mafioso.

La “White list” prende vita con la Legge n. 190 del 6 novembre 2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” ed il D.P.C.M. 18 aprile 2013, pubblicato in G.U. il 15 luglio 2013 ed entrato in vigore il 14 agosto 2013, ha di fatto previsto l’istituzione, presso ogni Prefettura, dell’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, operanti nei settori considerati maggiormente a rischio.

Successivamente, l’art. 29 del D.L. 90/2014 è intervenuto apportando modifiche alla L. 190/2012. In particolare è stata prevista l’obbligatoria iscrizione delle imprese che operano nei settori a rischio di infiltrazioni mafiose (individuati dall’art. 1, comma 53, della L. 190/2012) negli elenchi delle imprese non soggette a rischio di infiltrazione mafiosa tenuti dalle prefetture e periodicamente verificati per confermare il mantenimento del possesso dei requisiti originari.

Alla luce di tali modifiche è stato emanato il D.P.C.M. 24/11/2016 con lo scopo di aggiornare le modalità per l’istituzione e l’aggiornamento dell’elenco in commento contenute nel già citato D.P.C.M. 18/04/2013.

L’iscrizione alla “White list” permette alle imprese che lavorano in settori a rischio infiltrazione, di velocizzare il rilascio di provvedimenti quali appalti pubblici, forniture di beni e servizi, finanziamenti e autorizzazione inizio attività sottesi alla richiesta della comunicazione e informazione antimafia.

Tali elenchi hanno lo scopo di rendere più efficaci i controlli antimafia nei confronti di operatori economici operanti in settori maggiormente esposti a rischi di infiltrazione mafiosa. Ciò significa che i soggetti appaltanti non dovranno più richiedere la documentazione antimafia per le imprese iscritte alle White list.

Le imprese che lavorano in questi settori possono presentare domanda di iscrizione solo se possiedono determinati requisiti e solo dopo aver eseguito i dovuti controlli incrociati tra CED interforze del Ministero e Camera di Commercio.

Per consultazione delle ditte iscritte alla “White list” presso la Prefettura di Verona (alla data del 18/02/2022) clicca qui, mentre qui è possibile visionare l’elenco delle ditte richiedenti l’iscrizione alla “White list”.

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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