Pezzi a 2,50 lordi, senza ferie ne’ malattia. La deriva dei Giornalisti Athesis

 
 

La Cgil Veneto, la Cgil di Vicenza e la Cgil di Verona esprimono la loro solidarietà alle giornaliste e ai giornalisti che collaborano con i quotidiani del gruppo Athesis per lo stato di agitazione proclamato durante il periodo natalizio.

Le condizioni lavorative delle giornaliste e dei giornalisti free lance hanno subito negli anni una discesa vertiginosa per quanto riguarda diritti e retribuzioni: pagati a cottimo cifre irrisorie, che partono da 2,50 euro lordi a pezzo, senza ferie né malattia e con spesso richieste di coperture giornalistiche nei festivi.

Per questo, Cgil Verona, Cgil Vicenza e Cgil Veneto seguono con attenzione la mobilitazione intrapresa dai giornalisti e dalle giornaliste collaboratori del gruppo Athesis, ai quali esprimono piena solidarietà.

La loro è una lotta sacrosanta per la dignità del lavoro in un settore, quello dell’informazione locale, con ricadute dirette anche sulla qualità della nostra democrazia. I compensi, in caduta libera da vent’anni a questa parte, sono giunti ampiamente al di sotto dei livelli di sussistenza e questo dovrebbe preoccupare anche un gruppo editoriale come Athesis, che si identifica con il territorio da cui è nato e si è sviluppato.

La stragrande maggioranza dei 60 lavoratrici e lavoratori che hanno proclamato lo stato di agitazione sono giornalisti e giornaliste formati, con una grande professionalità maturata, che va riconosciuta e rispettata. 

In questo come in altri settori la precarietà è una piaga che consuma vite e frena lo sviluppo del territorio, perché brucia competenze faticosamente acquisite. Il risparmio che la singola impresa ottiene viene così scaricato sulla collettività.

 
 

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