PD: su Palazzetto di San Massimo il balletto di leghisti e tosiani

 
 

Verrebbe da ridere, se non ci fosse da piangere, nell’assistere al balletto di posizioni assunte da Lega e Lista Tosi sul palazzetto dello Sport di San Massimo, progetto propagandato per anni nel quartiere e frettolosamente abbandonato lasciando con un palmo di naso i cittadini che ci avevano creduto. I leghisti, reduci da un appoggio incondizionato a Tosi, ora parlano di “opera faraonica” dimenticando di averne sostenuto il progetto licenziato dalla giunta comunale tre anni fa, quando ancora andavano d’amore e d’accordo col Sindaco, per un importo ben più alto, pari a 3,2 milioni di euro, poi ridotto a 2,7 milioni, senza nessuna particolare giustificazione tecnica, durante il passaggio in Circoscrizione. L’opera avrebbe dovuto essere finanziata con i proventi del Piano degli Interventi ed è curioso notare che, fallito il Piano, il costo si è ulteriormente abbassato a 2 milioni. Questo ulteriore e formidabile “sconto” non è però servito a far mantenere la promessa alla Lista Tosi che con la scusa delle sanzioni legate allo sforamento del Patto di Stabilità (che comunque arriveranno, ma pagherà la prossima amministrazione) ha fatto di nuovo marcia indietro.

Federico Benini e Matteo Dalai, Consiglieri di Circoscrizione del PD hanno così stigmatizzato l’evolversi della vicenda: “Già tre anni fa come gruppo del Partito Democratico evidenziammo i costi sproporzionati dell’opera e presentammo progetti alternativi, come esempi di opere simili realizzate con poco più di un milione di euro, richiamando alla necessità di spendere i soldi rimanenti per le emergenze dei nostri quartieri: marciapiedi, verde pubblico, trasporti e manutenzioni stradali. Nulla da fare, Lista Tosi e Lega Nord tirarono dritto e noi votammo contro un progetto tanto esoso.”

Luigi Lazzarelli e Carlo Bonuzzi, sempre del PD, aggiungono: “I nostri quartieri hanno bisogno di interventi di sistemazione di strade, marciapiedi, scuole e molte altre opere urgenti, ma è vero anche che palestre e strutture sportive servono. Pensiamo che la cosa più giusta sia essere chiari con i cittadini, facendo una vera programmazione negli anni e spiegando perché certi interventi si è deciso di farli subito, mentre altri sono previsti successivamente.”

La telenovela intanto prosegue, il “palazzetto” resta un progetto, agli abitanti della Terza Circoscrizione, la più popolosa della città di Verona (quasi sessantamila abitanti) resta la speranza di vedere almeno asfaltate le strade.

 
 

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