Paure e disagio nei giovani; patto Comune-Scuole per prevenire e ascoltare

 
 

Promozione di buone prassi in favore del benessere e della prevenzione del disagio di bambini e adolescenti.

Sono questi i principali obiettivi del protocollo operativo sottoscritto dai Servizi sociali del Comune e dai dirigenti scolastici degli Istituti Comprensivi del territorio comunale.
Un progetto condiviso in favore del disagio giovanile, iniziato prima della pandemia, fra il 2018 e il 2019, e che oggi arriva a compimento con l’accoglimento, da parte di tutti i soggetti coinvolti, di un programma di intervento e, cosa ancora più importante, di una strutturata forma di comunicazione, che permetta il dialogo diretto e costante tra la Famiglia, la Scuola e i Servizi sociali.

Nella pratica, in ogni Istituto scolastico sarà incaricata e formata una figura di riferimento che, oltre a individuare e valutare i soggetti più fragili e a rischio, potrà relazionarsi direttamente con i Servizi sociali comunali, per portare avanti la migliore azione comune possibile, per favorire il supporto di bambini e adolescenti in difficoltà.

Obiettivi del protocollo:
Rendere coerenti e integrati gli interventi dei Servizi sociali del Comune e dell’Istituzione scolastica, perché siano sostenibili ed efficaci nel conseguire il maggiore benessere dei più giovani. In particolare, si punta ad offrire un percorso chiaro e coordinato di aiuto, strutturato sulla costante condivisione, fra Scuola e Servizi sociali, dei problemi riscontrati. Si punta ad intervenire ‘prima’ invece che ‘dopo’ il danno, attuando un sistema che ponga al centro il superiore interesse del bambino e della sua dignità.
Il tutto per rendere il più veloce ed efficace possibile l’intervento di supporto messo in campo, per mitigare il disagio e migliorare la crescita psico-fisica dell’individuo.

Il documento è stato sottoscritto, per il Comune, dal sindaco Federico Sboarina e dall’assessore ai Servizi sociali Maria Daniela Maellare.
Presenti anche i dirigenti scolastici Giovanni Peterlini – IC 3 S. Bernardino Borgo Trento; Giovanni Mancuso e Luca Sebastiano – IC 4 Ponte Crencano Quinzano Avesa; Nicoletta Dalle Vedove vicaria e Funzione strumentale dell’IC 5 Santa Lucia delegate dalla Dirigente Scolastica; Cristiana Sottile – IC 8 Centro Storico Giorgetti Emanuela – IC 9 Valdonega; Marzia Baroni – IC 10 Borgo Roma Est e IC 11 Borgo Roma Ovest; Piergiorio Sartori – IC 12 Golosine; Giuseppe Gammino – IC 13 Cadidavid Palazzina; Marina Petrucci – IC 14 S. Massimo; Patrizia Muscolino – IC 15 Borgo Venezia; Monica Di Cagno – IC 16 Valpantena; Paola Catanzaro – IC 17 Montorio; Daniela Miceli – IC 19 Santa Croce e IC Madonna di Campagna S. Michele.

“Un protocollo importante – sottolinea il sindaco – la cui formulazione è iniziata ben prima della pandemia e che ora, con un crescente disagio sociale rilevato in particolare nelle fasce più giovani della nostra comunità, risulta un valido strumento per intervenire prima e meglio in favore dei più giovani. Isolamento, limitazioni nel movimento e nella socializzazione, impossibilità di frequentare in presenza la scuola e mancanza di sfoghi, come una regolare attività sportiva, hanno indubbiamente amplificato le fragilità di bambini e adolescenti. Agire rapidamente, con un protocollo coordinato d’intervento fra l’istituzione scolastica e i Servizi sociali comunali, è la giusta azione da intraprendere se si vuole portare un aiuto concreto ai nostri ragazzi e ragazze in difficoltà. Questo percorso è stato alimentato anche dalla consapevolezza che è fondamentale instaurare un clima di dialogo e collaborazione tra le Istituzioni chiamate a sostenere e ad accompagnare le famiglie nella crescita equilibrata dei bambini. Non c’è bene più importante della salute dei nostri giovani”.

Il protocollo – spiega l’assessore Maellare – definisce una comune prassi di intervento, che consente un’omogeneità di azioni. Individua i processi di lavoro che favoriscono il superamento dei nodi critici alla base della collaborazione tra i servizi sociali e la scuola. Il tutto per evitare disallineamenti, che ostacolano il lavoro e rallentano le tempistiche di risultato. Solo instaurando un clima di dialogo tra i dirigenti scolastici, insegnati, assistenti sociali, si può imprimere una svolta alle modalità comuni di contrasto al disagio minorile. Ringrazio tutti i dirigenti scolastici coinvolti, che si sono prodigati insieme ai servizi sociali per sviluppare uno strumento di lavori efficace e condiviso”.

In rappresentanza dell’Istituzioni scolastiche è intervenuto Piergiorio Sartori – IC 12 Golosine, per il quale “il protocollo sottoscritto oggi è un modello che mette ordine alle procedure di intervento da concretizzare nel caso si individuino nelle scuole situazioni di disagio giovanile. All’interno di ogni Istituto scolastico veronese, infatti, sarà individuata e formata una figura che, oltre a monitorare la situazione interna alla scuola, manterrà vive le relazioni con i Servizi sociali del Comune, portando avanti comuni modalità di intervento”.

 
 

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