Omicidio stradale shock a Negrar; rintracciato il presunto colpevole

 
 

È stato rintracciato dai Carabinieri il pirata della strada che la scorsa notte ha investito un ragazzino non ancora 14enne a San Vito di Negrar, allontanandosi senza prestare soccorso.
Il ragazzo è morto a Verona poche ore dopo il ricovero al Polo Confortini dell’Ospedale di Borgo Trento. E’ un 39enne della Valpolicella, operaio, con piccoli precedenti fra cui spaccio di stupefacenti e guida in stato di ebbrezza.

I Carabinieri sono arrivati a lui grazie al sistema di videosorveglianza comunale ed ai detriti dell’autovettura che sono stati rinvenuti sull’asfalto dai militari.
Grazie ad un frammento del fanale ed a parte dello specchietto retrovisore, infatti, è stato possibile individuare il modello di veicolo coinvolto e ricercarlo sulle diverse telecamere munite del sistema di lettura targhe.
Esaminate per tutta la notte le immagini, i militari hanno individuato il mezzo, risultato intestato ad una donna di 64 anni, ma in uso al figlio, il quale nella mattinata odierna lo aveva nuovamente utilizzato per recarsi al lavoro presso un cantiere edile in Valpolicella.
Raggiunto dai militari, l’uomo ha ammesso di essere stato lui alla guida, ma non di aver investito una persona. Il veicolo, ritrovato nei pressi del cantiere, è stato sequestrato dai Carabinieri di Negrar di Valpolicella e presenta inequivocabili danni nella parte anteriore destra, compatibili con i frammenti rinvenuti sul terreno, e sul parabrezza, sul quale sono evidenti i tipici segni del “caricamento” di un pedone.

Da una prima e sommaria ricostruzione della dinamica, sembra che pedone e veicolo procedessero entrambi in direzione di Verona lungo la SP12 che in quel tratto prende il nome di via San Vito di Negrar di Valpolicella. Le cause sono in corso di accertamento da parte della Procura della Repubblica di Verona, alla quale l’uomo è stato denunciato in stato di libertà per i reati di omicidio stradale, fuga in caso di incidente ed omissione di soccorso.

 
 

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