Nuovo sconquasso in Fondazione Arena, sciopero alla recita dell’Amleto

 
 

Le lavoratrici e i lavoratori di Fondazione Arena di Verona aderiranno allo sciopero generale di settore, indetto dalle segreterie nazionali a causa dello stallo della trattativa per il rinnovo del CCNL, incrociando le braccia il prossimo 25 ottobre in occasione della recita Amleto.

“Dal 2003 (quindi da 20 anni!) – si legge in una nota – i salari di lavoratrici e lavoratori sono fermi (caso unico in Italia); questo significa che non hanno recuperato nulla rispetto all’inflazione registrata in questo ventennio, che secondo i dati ISTAT si attesta intorno al 37%, di conseguenza l’esasperazione e il clima di tensione che si registra in tutte le Fondazioni Lirico Sinfoniche (FAV inclusa) è molto preoccupante e rende ancora più complicata la trattativa nazionale”.

Le segreterie nazionali SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e FIALS CISAL, hanno programmato un pacchetto di scioperi che coinvolgeranno ogni Fondazione Lirica italiana a partire dal 21 ottobre come mezzo di protesta per richiamare l’attenzione sulle continue disuguaglianze e ambiguità di considerazione delle Fondazioni Liriche ora pubbliche, ora private in base alle convenienze delle controparti.

“I rappresentanti dei lavoratori della Fondazione Arena di Verona – continua la nota – condividono pienamente le ragioni della protesta anche per rivendicare al personale artistico, tecnico e amministrativo un contratto che rifletta l’importanza del loro lavoro, garantisca salari dignitosi e sia adeguato al reale costo della vita.
Fondazione Arena di Verona rappresenta uno dei gioielli culturali italiani che garantisce, grazie all’elevata professionalità e serietà delle/dei dipendenti, un indotto economico unico in Italia capace di riverberare i suoi effetti direttamente sulle casse statali. Nonostante ciò, lavoratrici e lavoratori sono trattati in maniera ingiusta, quindi la richiesta di un contratto che risalti il valore delle loro professionalità e consenta di offrire spettacoli di altissima qualità è assolutamente legittima oltre che doverosa.
Le OO. SS. e i rappresentanti dei lavoratori della Fondazione chiedono un dialogo aperto e costruttivo con le Istituzioni competenti e con l’associazione datoriale (ANFOLS) per raggiungere un accordo che dia risposte adeguate alle richieste dei lavoratori e permetta di porre fine a questa situazione di stallo contrattuale”.

 
 

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