Morto Carlo Tessari in arte “Madame Sisì”

 
 

Ci ha lasciati Carlo Tessari, in arte “Madame Sisì”. Tutto il popolo della notte si è fermato per ricordare Carlo Tessari, scomparso all’età di 61 anni, dopo aver lottato contro una malattia che non gli ha lasciato scampo.

Dapprima era stato ricoverato a Brescia, poi a Villa Barbano sul Lago di Garda e infine da pochi giorni si era fatto portare nella casa di sua mamma, scomparsa da poco. Voleva respirare l’aria di casa.

Carlo Tessari era un volto noto della movida italiana come drag queen “Madame Sisì” è stato il precursore di un’importante “rivoluzione arcobaleno” italiana, noto per le sue molteplici collaborazioni con vari programmi tv. Singolare la tenacia per le sue campagne contro alcol e droga. Aveva uno stile unico ironico, acuto e mai banale.

A Desenzano era il titolare del mitico Art Club, aveva gestito anche altri locali e aperto pure una palestra.

Sui social, stories e bacheche e storie sono piene di ricordi. In quella dell’Art club si legge “la tua famiglia si stringe per questa perdita. Buon viaggio” fino a quella delle Iene. “Ci ha lasciato Madame SìSì – si legge in un post –, imprenditore di grande successo e prima drag queen a celebrare un matrimonio civile in Italia. La ricordiamo con una bella intervista di qualche anno fa, in cui aveva raccontato della sua vita, divisa tra lei e Carlo”.

Anche Orietta Berti ha commentato la notizia della morte di Madame Sisì: “Proprio una brutta notizia. Ho sperato e pregato che migliorasse perché Carlo era una bellissima persona. Era unico, ricorderò per sempre la sua ironia e il suo amore per la vita. Mi mancherà molto”.

Antonio Russo suo ex ufficio stampa ha dichiarato:

“Carlo ha insegnato che qualsiasi vita è un dono e come tale va accettata. Una persona che ha anticipato i tempi, ma di decenni. Bellissimo il suo messaggio di vita: l’amore ha tanti colori, ognuno ama il suo”. 

I suoi funerali oggi, giovedì 14, nella chiesa parrocchiale di Santo Stefano Protomartire a Brognoligo di Monteforte d’Alpone.

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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