Malvivente si getta in Adige ma viene risucchiato dalla corrente

 
 

In relazione a quanto accaduto all’alba di stamattina e sentita la Procura della Repubblica di Verona, la Questura ritiene opportuno fornire le seguenti informazioni.

Alle ore 6:15, perveniva sulla linea 113 una richiesta d’intervento urgente per furto in atto ai danni del chiosco adiacente ai giardini di piazza Arsenale ad opera di tre soggetti non identificati.

Ricevute le descrizioni relative all’abbigliamento, arrivava sul posto una prima volante che intercettava due dei tre soggetti segnalati e che si davano alla fuga seguendo opposte direzioni.

Uno dei due veniva bloccato poco distante grazie all’arrivo di altre due pattuglie e, dopo una breve colluttazione, veniva arrestato.

Il secondo complice proseguiva, invece, la sua fuga attraversando i giardini di piazza Arsenale in direzione Borgo Trento, dove era già presente un’altra volante che lo induceva a cercare un’altra via di fuga in direzione di Lungadige Cangrande.

Lì, l’uomo decideva di scendere sull’argine del fiume continuando nella sua corsa in direzione Ponte del Risorgimento.

Poco prima del ponte – e vedendo altri equipaggi presenti – decideva di gettarsi repentinamente nell’Adige guadagnando il centro del letto del fiume nel volgere di pochi istanti.

Vani sono stati i disperati tentativi dei poliziotti di indurre l’uomo ad avvicinarsi alla riva del fiume per gettargli una corda o poter tentare, con una minima speranza di successo, di trarlo in salvo.

Nel mentre i Vigili del Fuoco, immediatamente chiamati dalla Sala Operativa della Questura, giungevano nel giro di pochi minuti. 

Purtroppo, nonostante tutti i tentativi, l’uomo perdeva improvvisamente la capacità di nuotare nel fiume – anche a causa della forte corrente – per poi sparire dalla vista degli stessi soccorritori.

 
 

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