Sopralluogo al cantiere degli Scavi Scaligeri. Trincanato: “Intervento strategico”

 
 

Sopralluogo della Commissione Quarta del Comune di Verona al cantiere degli Scavi Scaligeri, sito archeologico oggetto di un raffinato restauro di Libero Cecchini e sede, dal 1996, del Centro Internazionale di Fotografia. 

Il Centro è stato chiuso nel 2015 a causa dei lavori di restauro del Palazzo del Capitanio, la cui vendita a Fondazione Cariverona, nel 2012, ha di fatto privato gli Scavi dell’accesso originario. Negli scorsi mesi i lavori di restauro sono finalmente ricominciati e l’obiettivo dell’Amministrazione comunale è quello di inaugurare il nuovo Centro nella seconda metà del 2025.

«Si tratta di un intervento strategico per la città», commenta Pietro Trincanato, consigliere comunale di Traguardi, presidente della commissione Quarta, «non soltanto perché restituirebbe alla città un luogo di cultura amatissimo dai veronesi e conosciuto e apprezzato a livello internazionale, ma anche perché, con la grave carenza di spazi espositivi di cui soffre Verona dopo le vendite sconsiderate delle Amministrazioni precedenti, è urgente che la città si riappropri di uno spazio culturale centrale e rinnovato per offrire mostre di alta qualità».

I lavori attualmente in corso, del valore di quasi un milione e mezzo di euro, prevedono il ripristino degli Scavi soprattutto dal punto di vista impiantistico e la realizzazione di un nuovo accesso da Cortile Mercato Vecchio, che consentirà un dialogo rinnovato e più intenso con la Galleria d’Arte Moderna. Restano però da finanziare i restauri archeologici, previsti dall’accordo con la Soprintendenza, e la sostituzione degli oblò progettati da Cecchini a fine anni ’70 e oggi in pessimo stato di conservazione.

«È fondamentale trovare le risorse per questi interventi, indispensabili per restituire a Verona un luogo unico, dove l’archeologia incontra uno dei maestri dell’architettura veronese del Novecento, e per rendere nuovamente la nostra città un punto di riferimento per una forma d’arte, la fotografia, capace di coinvolgere un pubblico vasto, costituendo un portale d’ingresso democratico e accessibile al mondo dall’arte», sottolinea Trincanato.

Sono trascorsi quasi dieci anni dalla chiusura del Centro Internazionale di Fotografia, ciononostante la città non ha smesso di attenderne la riapertura. «Con il movimento Traguardi», ricorda Trincanato, «ci siamo battuti a lungo perché, dopo la folle decisione di vendere il Palazzo del Capitano, gli Scavi potessero tornare accessibili il prima possibile. Ora, dopo aver finanziato i lavori, vogliamo che l’Amministrazione arrivi al prossimo anno in condizione di riaprire il Centro Internazionale di Fotografia, investendo su quegli asset culturali che costituiscono la fortuna e la ricchezza della nostra città».

 
 

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