La vita dopo la morte: i rituali del Madagascar nelle foto di Bononi

 
 

Immagini cariche di forza espressiva, di rabbia e di dolore. Ci sono i sentimenti e le ripercussioni della morte sulle vite di chi rimane nelle fotografie di Riccardo Bononi, professionista e ricercatore di Antropologia all’Irfoss di Padova. Due mondi, la fotografia e le scienze sociali, che Bononi unisce dando vita al libro “Une belle vie, une belle mort” realizzato dopo dieci anni di ricerca sulla tanatologia culturale in Madagascar, assieme ad un comitato scientifico composto da docenti dell’Università di Padova. Le foto saranno presentate dall’autore stesso il 13 febbraio alle 21, nella sede di Shoot a San Giovanni Lupatoto, in via Garofoli 233.

Riccardo Bononi ha ottenuto nel 2015 il riconoscimento di “Fotografo dell’anno” nella categoria “Professionisti” sezione “Sport” dei Sony World Photography Awards con un lavoro sulla “lucha libre”, la lotta libera femminile in Bolivia. È stato poi recentemente premiato con il “Premio Fotografia Etica” per l’impegno dimostrato sul campo in Madagascar, al Festival Della Fotografia Etica di Lodi. Le sue immagini sono state pubblicate su testate nazionali ed internazionali ed esposte a Londra, Parigi, Berlino, Pechino, Bucarest, Toronto.

Per Bononi la fotografia documentaria è la base per un linguaggio universale, un ponte tra popoli e luoghi diversi, capace di superare i confini invisibili tra le culture. Nel lavoro di ricerca svolto in Madagascar dal 2006, il fotografo ha indagato il peculiare rapporto che il popolo malgascio intrattiene con la morte: quello che emerge dagli scatti è la mancanza di tabù e la sensazione che la morte non sia percepita in termini antitetici rispetto alla vita.

Nel corso degli anni la sua ricerca si è spostata verso tematiche sociali collegate, soprattutto in campo sanitario, grazie alle collaborazioni con International Red Cross, Organizzazione Mondiale della Sanità, Institut Pasteur e il Ministero della Sanità del Madagascar.

Il contributo per la serata è di 5 euro per i soci. È possibile associarsi direttamente in occasione dell’incontro a fronte di un contributo annuale di 15 euro.

 
 

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