La caccia alla donna di Aprilia e’ uno dei punti più bassi del Paese

 
 

“La caccia all’uomo, anzi, alla donna, scatenata dal presunto scoop del Tg1 che ha diffuso le immagini delle telecamere di sorveglianza di un pronto soccorso ad Aprilia, in provincia di Latina, dove si vede una donna abbandonare un neonato all’interno di una carrozzina, rappresenta un punto basso non solo per il sistema dell’informazione, ormai lanciato alla ricerca della “colpevole”, ma per la società italiana nel suo complesso”.

Così Sabrina Ugolini, portavoce della Conferenza delle Donne Democratiche di Verona assieme ad Alessia Rotta, Segretaria cittadina Pd Verona.

“Permettere che il sistema dei mass media scarichi addosso a questa donna – e di riflesso a tutte le donne – il senso di colpa per quanto è riuscita o non è riuscita a fare o a provvedere per i figli, è una antica barbarie travestita da modernità.
Da qualche parte si è già deciso che quella raffigurata nelle immagini deve essere per forza la madre, per la quale non esiste diritto alla riservatezza dovendo rendere conto a tutti del suo gesto. E che l’esistenza, altrettanto certa, di un padre, sia una circostanza del tutto trascurabile.
Non è difficile immaginare che, non essendo una metropoli, Aprilia restituirà presto la risposta che tanti attendono, visto anche le indagini delle forze dell’ordine tenute ad accertare le motivazioni di questo atto. Ma non sappiamo forse già che se una persona arriva a maturare una decisione così penosa è per dare un futuro diverso se non migliore al proprio figlio?”

 
 

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