Il Comune “imprenditore”. Comprate dall’INPS le “case Azzolini”

 
 

Le case Azzolini in Borgo Roma, meglio conosciute come le case ‘rosse’, sono di proprietà del Comune. Fino ad oggi infatti, il complesso immobiliare tra via San Giacomo e via Capodistria era di proprietà dell’INPS; il Comune, a sua volta, per disporre degli appartamenti e assegnarli alle fasce deboli della cittadinanza, versava all’Istituto un canone annuale d’affitto di 560 mila euro.

Lo storico accordo con la fima del rogito oggi tra INPS e Comune raggiunge un risultato atteso da molto tempo e che, soprattutto, va a vantaggio della cittadinanza.

E’ la prima cessione di questo tipo effettuata dall’INPS sul territorio nazionale, grazie ad una precisa norma introdotta nel Decreto Rilancio del luglio scorso per volontà dei vertici dell’Istituto di Previdenza e prontamente colta dall’Amministrazione. Ciò ne scongiura l’eventuale immissione sul mercato degli immobili per la vendita.

La cessione è una delle prime operazioni rese possibili grazie ad una recente modifica normativa che consente all’INPS di vendere a favore degli enti locali con un abbattimento sul valore economico complessivo degli immobili tenendo conto delle peculiari circostanze di immobili destinati a finalità sociali quali lo stato dell’occupazione degli immobili e il vantaggio della vendita in blocco dell’intero compendio. Per il complesso “Case Azzolini”, si è tenuto conto anche degli investimenti manutentivi nel tempo effettuati da AGEC per conto del Comune di Verona.

Nello specifico, il Comune acquisisce la piena proprietà del  complesso immobiliare costituito da 180 alloggi con relative cantine pertinenziali e 199 garageper complessivi 379 immobili, composto da alloggi “sociali”, assegnati a nuclei familiari disagiati, oggi gestiti dal Comune mediante AGEC. Ed è proprio l’azienda speciale del Comune a corrispondere all’INPS il valore dell’immobile, valutato in 8,58 milioni di euro. Agec resta titolare della gestione di tutto il complesso e potrà eseguire tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che riterrà opportuni.

Dal canto suo l’INPS, come previsto dalla propria normativa, investirà il ricavato della vendita per l’acquisto di sedi strumentali sul territorio nazionale, attivando un circolo virtuoso nel quale l’Istituto autofinanzia le proprie esigenze immobiliari, evitando, ove possibile, onerosi contratti di affitto e razionalizzando le proprie sedi istituzionali.

 
 

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