Fratelli d’Italia: giorni di un futuro passato. C’è posto per tre?

 
 

Lo stallo istituzionale che ha caratterizzato i primi mesi di legislatura è giunto ad una svolta mostrando le prime instabilità. Il parlamento infatti è impegnato con la discussione e votazione di due decreti legge deliberati dal dimissionario governo Gentiloni: il decreto Arera (autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) e il decreto AlitaliaIl primo è giunto alla camera dove, alla fine della scorsa settimana, è stato approvato in prima lettura.

I decreti hanno messo in evidenza i tremolii delle coalizioni e partiti soprattutto per quanto riguarda la coalizione elettorale di centrodestra tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, messa in forte discussione dal possibile governo tra il partito di Di Maio e quello di Salvini. Se è (quasi) confermata l’assenza di Forza Italia dall’esecutivo, dubbi permangono sul ruolo di Fratelli d’Italia. Infatti il voto finale sul decreto Arera ha messo in evidenza che Fratelli d’Italia è stato l’unico gruppo a votare contro, con il resto (tutto) dell’aula invece favorevole al provvedimento.

Alcune ombre si sono viste inoltre sugli ordini del giorno andati in votazione. Due erano a prima firma Fratelli d’Italia (gli odg Ciaburro e Mollicone) che sono stati entrambi respinti nonostante il sostegno di Forza Italia. Assente invece quello della Lega che ha votato contro.

Invece nei due odg presentati dalla Lega e approvati dalla camera, il Movimento 5 stelle ha infatti deciso di astenersi. A tutto questo ovviamente va dato il dovuto peso, trovandoci in una fase politica transitoria.

Ciò detto la difficoltà per i 3 partiti della coalizione di centrodestra nel mantenere un passo comune è evidente soprattutto se il percorso della Lega di fare un governo con il M5S fosse raggiunto. E versa vice.

Il totale dei senatori tra M5S e Lega è di 167, un numero che supera di poco la maggioranza assoluta necessaria per governare in maniera stabile. Il mancato sostegno di Fratelli d’Italia sarebbe quindi una questione non da poco per il possibile esecutivo targato M5S-Lega.
Per gli amanti della statistica segnaliamo che sono passati, fino ad oggi, 75 giorni dalle elezioni del 4 marzo. È la seconda attesa più lunga della storia repubblicana per la formazione di un esecutivo. Ci stiamo avvicinando al record degli 83 giorni che sono stati necessari per la formazione del governo Amato dopo le elezioni del 6 aprile 1992.
Mai come in questo momento politico mi sovviene la frase di “Alice nel paese delle Meraviglie”:

‘Un giorno Alice arrivò a un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero.

“Che strada devo prendere?” chiese.

La risposta fu una domanda:

“Dove vuoi andare?”

“Non lo so”, rispose Alice.

“Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza.”

Alberto Speciale
 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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