Lo stallo istituzionale che ha caratterizzato i primi mesi di legislatura è giunto ad una svolta mostrando le prime instabilità. Il parlamento infatti è impegnato con la discussione e votazione di due decreti legge deliberati dal dimissionario governo Gentiloni: il decreto Arera (autorità di regolazione per energia, reti e ambiente) e il decreto Alitalia. Il primo è giunto alla camera dove, alla fine della scorsa settimana, è stato approvato in prima lettura.
I decreti hanno messo in evidenza i tremolii delle coalizioni e partiti soprattutto per quanto riguarda la coalizione elettorale di centrodestra tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, messa in forte discussione dal possibile governo tra il partito di Di Maio e quello di Salvini. Se è (quasi) confermata l’assenza di Forza Italia dall’esecutivo, dubbi permangono sul ruolo di Fratelli d’Italia. Infatti il voto finale sul decreto Arera ha messo in evidenza che Fratelli d’Italia è stato l’unico gruppo a votare contro, con il resto (tutto) dell’aula invece favorevole al provvedimento.
Alcune ombre si sono viste inoltre sugli ordini del giorno andati in votazione. Due erano a prima firma Fratelli d’Italia (gli odg Ciaburro e Mollicone) che sono stati entrambi respinti nonostante il sostegno di Forza Italia. Assente invece quello della Lega che ha votato contro.
Invece nei due odg presentati dalla Lega e approvati dalla camera, il Movimento 5 stelle ha infatti deciso di astenersi. A tutto questo ovviamente va dato il dovuto peso, trovandoci in una fase politica transitoria.
Ciò detto la difficoltà per i 3 partiti della coalizione di centrodestra nel mantenere un passo comune è evidente soprattutto se il percorso della Lega di fare un governo con il M5S fosse raggiunto. E versa vice.
‘Un giorno Alice arrivò a un bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero.
“Che strada devo prendere?” chiese.
La risposta fu una domanda:
“Dove vuoi andare?”
“Non lo so”, rispose Alice.
“Allora, – disse lo Stregatto – non ha importanza.”