Fondazione Arena: una stagione sinfonica tutta da ascoltare

 
 

Tutto è pronto per la stagione sinfonica 2022 della Fondazione Arena di Verona al Teatro Filarmonico, con una serie di entusiasmanti appuntamenti tra febbraio e maggio, con un’appendice autunnale.

Nel primo appuntamento, di venerdì 11 e sabato 12 febbraio, saranno le note di Beethoven e Brahms ad allietare la sala. Rispettivamente il maestro newyorkese James Feddeck presenta l’Ouverture Coriolano e la Sinfonia n. 2 in Re, mentre Marianna Pizzolato sarà la protagonista della Rapsodia per contralto, coro maschile e orchestra.

La settimana successiva (18 e 19) i fiati dell’Orchestra areniana, diretti da Marco Alibrando, saranno i protagonisti nella monumentale Serenata “Gran Partita” di Mozart, nella rarissima Serenata op. 7 per fiati di Richard Strauss e nell’accattivante Suite dalla celebre Opera da tre soldi composta da Kurt Weill per Brecht.

A marzo Vittorio Bresciani dirige un concerto romantico con l’Ouverture tragica e il Canto del Destino per coro e orchestra di Brahms e la Sinfonia n.4 in re di Schumann (12 e 13 marzo).

Con una rarissima abbinata novecentesca Francesco Ommassini dirigerà gli archi areniani nella Notte trasfigurata di Schőnberg e nella suite Les Illuminations di Britten da Rimbaud con il tenore Toby Spence, nelle giornate di venerdì 18 e sabato 19 marzo.

Venerdì 8 e sabato 9 aprile Matteo Beltrami torna a Verona per il concerto sinfonico-corale con l’Adagio e Fuga k546 di Mozart e il monumentale Requiem in do minore di Luigi Cherubini.

L’esordiente Pietro Rizzo dirige la Sinfonia n.4 in Sib di Beethoven e il Concerto per violino n.1 di Paganini eseguito dal giovane talento Fedor Rudin, sarà in sala il venerdì 22 e 23 aprile.

Una serata monografica dedicata alla musica di Richard Strauss sarà la protagonista il venerdì 29 e sabato 30 aprile. Marco Guidarini dirige il crepuscolare Concerto per oboe e piccola orchestra con la prima parte areniana Francesca Rodomonti, e la Suite da Il Borghese gentiluomo, musiche di scena per la commedia di Molière.

Infine venerdì 20 e sabato 21 maggio Giuseppe Grazioli presenta un programma tutto francese la Pavana di Fauré, la Sinfonia in re di Franck e il Concerto in Sol di Ravel con la premiata Mariangela Vacatello al pianoforte.

L’appendice sinfonica d’autunno si apre venerdì 11 e sabato 12 novembre con il clarinetto solista di Giampiero Sobrino nella Première Rhapsodie di Debussy e nella composizione contemporanea di Carlo Galante Invano morte desìo e si completa con i mille colori di La Mer di Debussy. Dirige lo statunitense Christopher Franklin.

Ultimo appuntamento per venerdì 25 e sabato 26 novembre dove Francesco Cilluffo racconta la Russia più immaginifica e visionaria. In programma la Sinfonia di Salmi di Stravinskij, con il Coro diretto da Ulisse Trabacchin, il Concerto di Skrjabin con Edoardo Maria Strabbioli al pianoforte e le sonorità fiabesche della Suite da Il Gallo d’oro di Rimskij-Korsakov.

Da questa settimana sono in vendita gli abbonamenti, carnet e biglietti singoli.
Queste le novità di biglietteria. Sarà possibile abbonarsi alla Stagione Lirica e a quella Sinfonica 2022 al Teatro Filarmonico. Oltre ai 4 turni di abbonamento lirica e ai 2 turni d’abbonamento si può acquistare lo speciale carnet 8 ingressi “Venerdì in platea”: valido dalla recita de Il Segreto di Susanna e Suor Angelica di venerdì 4 febbraio, comprende 8 serate di venerdì che uniscono tre opere liriche e cinque concerti sinfonici.

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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