Fondazione Arena, Bertucco: “Arrivati i soldi ma i vertici sono alla deriva”

 
 

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune. 

Sono arrivati i soldi della Bray, ma la situazione della Fondazione Arena resta racchiusa in una nebulosa di problemi che non ha nulla da inviare alla situazione pre commissariale. Manca il piano di rilancio, sostituito da un piano industriale del quale non si sa nulla. Lo piscodramma del passaggio delle deleghe dalla sovrintendente Gasdia al direttore generale De Cesaris non ha dato alcun slancio alla gestione della Fondazione Arena. Anzi, ha fatto scattare una ulteriore indagine ministeriale (come già non bastassero quelle dell’Agenzia delle Entrate e della Corte dei Conti) per palese violazione dello statuto delle fondazioni lirico-sinfoniche. 

La mancanza di qualsivoglia progettualità ha poi innescato anche la bomba-precari che ora dovranno essere assunti (ma sulla base di quale pianta organica?) oppure lasciati a casa, generando ulteriore precarietà e limitando l’operatività della Fondazione.

A novembre non sappiamo se e come, a partire dall’anno prossimo, i conti della Fondazione permetteranno di coprire il ripristino delle due mensilità sacrificate dai lavoratori per far fronte alla crisi. 

Anziché salvare la Fondazione Arena, la “squadra” di tecnici e professionisti messa al comando dell’ente lirico sta combinando un guaio dietro l’altro. E il silenzio del loro “commissario tecnico”, per restare nella metafora calcistica lanciata dal Sindaco, è ogni giorno sempre più imbarazzante”.

 
 

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