“L’ennesimo tentativo di inciucio, l’ennesimo dell’ex premier, leader di uno dei partiti in assoluto meno amati (secondo tutti i sondaggi Italia Viva raggiunge a stento il 2% a livello nazionale) nei confronti di Tosi. Ancora una volta l’ex sindaco ripropone il modello Nazareno in salsa veronese. Dopo anni di appoggio all’ex governo renziano, dopo innumerevoli fallimentari e “risibili” esperimenti di “fari” neocentristi con i vari Boschi, Casini, Alfano e Passera, arriva la dimostrazione, qualora ve ne fosse ancora bisogno, di come Flavio Tosi e la sua coalizione, composta da numerosi transfughi ed esponenti renziani (Vantini e numerosi altri candidati presenti nelle sue liste), non sia di centrodestra”.
Così il movimento Verona Domani commenta le dichiarazioni di Matteo Renzi, oggi a Verona, nei confronti di Flavio Tosi.
“Per anni i parlamentari di Fare (l’ex partito di Tosi), e tra loro anche la Bisinella, hanno soccorso e sostenuto il governo Renzi-Boschi, assicurando i loro voti, oltre ad appoggiare il fallimentare SI al referendum promosso dal Giglio Magico. Esperienze “neo-opportuniste”, al quale l’ex sindaco ci ha abituato oramai da quasi 10 anni, da quando è definitivamente uscito dall’alveo del centrodestra. Del resto – continuano gli esponenti di Verona Domani – tutti gli esperimenti e le alchimie in chiave Renziana si sono rivelate un flop clamoroso. Nulla di nuovo quindi, il copione si ripete ormai in occasione di ogni appuntamento elettorale e l’abbraccio Tosi-Renzi non sorprende più. La nostra coalizione è rappresentata da chi in questi anni ha combattuto il governo targato Boschi-Renzi, uno dei peggiori della storia italiana. Siamo in totale antitesi con Renzi ed i suoi pochi adepti del Giglio Magico – concludono i vertici della lista civica – Già 5 anni fa gli elettori veronesi hanno dimostrato di non credere più a queste sirene e a questi “cespugli” neocentristi renziani, non appoggiando questi personaggi. Siamo certi che avverrà la stessa cosa anche il 12 giugno”.