“Film Festival Lessinia? Solo propaganda immigrazionista. Il centrodestra rimetta al centro montagna, territorio, turismo”

 
 
Si è concluso, pochi giorni fa, il Film Festival della Lessinia, appuntamento annuale giunto alla sua 26a edizione ospitato al Teatro Vittoria, nella piazza centrale di Boscochiesanuova. Il vincitore di quest’anno è il lungometraggio “Lunana: uno yak in classe”. La pellicola tratta di un giovane professore bhutanese che viene mandato ad insegnare a Lunana, nella più remota scuola del mondo, in assenza di elettricità o connessione internet.
Altre pellicole presenti in questa edizione trattano tematiche come l’integrazione, immigrazione e perfino “il ritorno dei lupi“, tema molto delicato nel montano veronese, visti i precedenti danni arrecati agli allevamenti, causati dalla reintroduzione dei predatori nel territorio.
Ciò che lascia maggiormente perplessi – dichiara in una nota Massimo Mariotti -, è come mai una giunta di centro-destra sostenga con cospicui finanziamenti pubblici un’iniziativa che promuove unicamente temi appartenenti ad una propaganda immigrazionista già vista e rivista e che nulla c’entrano con le nostre montagne.”
Le iniziative per incentivare il turismo sono sempre benvenute – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia, candidato alle prossime elezioni regionali del 20 e 21 settembre – ma francamente, ritengo che il comune di Bosco, la Comunità montana e la Provincia non debbano necessariamente finanziare messaggi propagandistici di questo tipo, soprattutto se comprendono tematiche molto sensibili al territorio.
Non va dimenticato, infatti, che in Lessinia è ancora aperta la questione del controllo dei lupi, tant’è che anche ultimamente gli allevatori si sono visti costretti a far rientrare i propri capi in anticipo, con conseguente abbandono dei pascoli e quindi degrado delle zone d’altura. Ma questo è un caso specifico. Più in generale non vedo il legame tra tematiche filo-immigrazioniste e la logica promozione delle nostre montagne e nostre tradizioni”
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Troverei più logico che le varie amministrazioni – conclude Mariotti –  usino questi fondi per trovare soluzioni concrete per le questioni importanti che riguardano la comunità montana. Si può parlare, tra le tante ed è solo un esempio, di portare avanti la gestione della riduzione del parco della Lessinia, che favorirebbe la cura del territorio e le imprese che lì hanno la propria attività. La questione del taglio da 10.000 a 8.211 ettari che è stata menzionata nel progetto di legge 451 presentato alla presidenza del consiglio il 17 luglio 2019 da vari consiglieri regionali ancora in sospeso a causa della protesta voluta da Pd e Movimento 5 Stelle affiancati dalle associazioni ambietaliste.
 
 

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