Favole al telefono: commedia in musica per grandi e piccini

 
 

Fondazione Aida presenta la nuova versione di Favole al telefono una “fiaba in musica”dedicata a tutta la famiglia, che raccoglie alcune delle più celebri favole e filastrocche di Gianni Rodati inserendole all’interno di una trama completamente originale in grado di parlare ai bambini di oggi e a quelli di allora.


Storie, quelle di Rodari, che non conoscono il passare del tempo, che conservano immutate le doti originali di eleganza, ironia e freschezza che da sempre costituiscono i punti di forza di quella inesauribile capacità di invenzione che sapeva coniugare con la puntuale, seria e civile osservazione della realtà contemporanea. 

Storie che torneranno a prendere vita sulla scena il 12 novembre, ore 16.30, al Teatro Stimate per Famiglie a teatro organizzata con il Comune di Verona in un vero e proprio carosello musicale sotto forma di canzoni, racconti, filastrocche e piccoli numeri di varietà. 

Grazie a Tecres Spa per il supporto all’iniziativa attraverso Art Bonus una parte dei biglietti verrà destinata ad alcune famiglie individuate da Caritas Verona. E’ sold out la replica per le scuole della mattina seguente; è tra gli spettacoli che consente a una parte degli studenti di accedere con Bonus Bus (biglietto 50% di sconto) grazie a Phoenix Capital e Fondazione Banca Popolare di Verona.

L’adattamento teatrale e la regia sono firmati da Pino Costalunga, autore esperto di letteratura per l’infanzia, gli interpreti sono Matteo Fresch e Alice Canovi nelle vesti di due strani Aggiustatelefoni.

Le musiche, tutte originali, sono state composte dal Maestro Valentino Corvino, che ha messo la sua esperienza al servizio di uno spettacolo che gioca con i vari generi musicali, tra questi, in particolare, si guarda al garbo e alla delicatezza del Quartetto Cetra. E proprio partendo dai brani orecchiabili, dai testi allegri ma con arrangiamenti raffinati del leggendario quartetto (si ricorda l’interpretazione de Le favole dove stanno della celebre Lucia Mannucci) che le favole torneranno a prendere vita sulla scena risvegliando la voglia di inventare e di giocare con la fantasia.


“La struttura drammaturgica di questo musical – spiega il Maestro Corvino – mette in fila favole che creano tanti piccoli mondi divertenti e spesso surreali. Questo materiale mi ha dato lo spunto per comporre attingendo ai più diversi linguaggi musicali in un continuo esercizio di stile che fosse il più possibile funzionale al racconto. Ma, come avviene nei testi di Rodari, alla leggerezza di gran parte della narrazione musicale si alternano momenti legati ad un’espressione più intima, perché il fine ultimo di queste favole non è il puro intrattenimento ma l’educazione dei più giovani alla riflessione ed all’utilizzo della fantasia”.

Completano il team creativo Andrea Coppi scenografie, Antonia Munaretti costumi.

Sinossi

In scena due strani e improbabili, ma simpaticissimi Aggiustatelefoni  che da tempo ormai non hanno più telefoni da aggiustare. Ma ecco che, proprio nel bel mezzo del loro annoiato far nulla, qualcosa succede: un vecchio telefono viene abbandonato davanti alla porta del loro negozio\laboratorio con un bigliettino d’accompagnamento: appartiene a una signora che quando era bambina, il papà, agente di commercio di medicinali sempre in giro per l’Italia, era solito chiamare ogni sera, per raccontarle una favola prima di  dormire. Le favole sono molto corte, perché telefonare, a quel tempo, costava assai e il nostro viaggiatore di commercio non poteva permettersi grandi spese. Dunque: favole corte, ma bellissime! 

Ora tutte quelle belle storie sono rimaste intrappolate dentro il telefono e non riescono più ad uscire. Ecco allora che i Nostri Aggiustatelefoni hanno trovato di nuovo il modo per essere utili e grazie a loro le favole torneranno di nuovo magicamente a prendere vita.

 
 

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