Enti Partecipati: i nodi della Giunta Sboarina

 
 

LETTERE ALLA REDAZIONE

Sabato 8 luglio, sotto la regia del neo Sindaco Federico Sboarina, e’ stata presentata a Palazzo Barbieri la nuova Giunta del Consiglio comunale di Verona. L’insediamento del nuovo Consiglio è previsto invece, per il giorno 17 del corrente mese. 

Sarà questa coalizione di centro destra a governare il comune di Verona per i prossimi 5 anni, dopo aver prevalso al ballottaggio del 25 giugno sull’altro schieramento di centro destra capeggiato dalla senatrice Patrizia Bisinella, e battendo nel contempo la lista di centro sinistra, guidata da Orietta Salemi.

Io sono fra quelli che hanno perso queste elezioni, per aver sostenuto e votato la lista di centro sinistra della candidata Salemi, indicata dalle primarie e sostenuta in particolare dal PD. E l’ho fatto convinto che si potesse verificare una discontinuità rispetto agli ultimi 10 anni di governo di Flavio Tosi, e nel contempo poter far partecipare il Partito Democratico, con il suo programma al governo della città.

Ebbene così non è stato! Ma, nonostante ciò, voglio fare al nuovo sindaco di Verona e alla sua squadra i miei auguri per un buon lavoro, convinto della necessità che Verona trovi una strada sulla quale indirizzare i vari interventi di cui la città necessità, recuperando gravi ritardi. Lo faccio a titolo personale, rivendicando però il diritto di poter indicare le mie posizioni a chi, eletto con un voto, seppur caratterizzato da una forte e per me grave astensione, rappresenta la collettività. 

Verona ha bisogno di radicali cambiamenti nel governo della città, delle sue Aziende ed Enti controllati e partecipati. Alcune di queste Aziende ed Enti sono state considerate da molti politici veronesi, purtroppo, come dei “Bancomat”, per far fronte, spesso, alla copertura dei “buchi o perdite” dei bilanci di altre. A tale proposito ho ricordato più volte:- la cessione dell’AMIA all’AGSM per circa 40 milioni di euro di controvalore pagati dalla Società acquirente al Comune, senza trasferire la struttura amministrativa e gestionale; – il trasferimento dall’AGSM all’AGEC del personale e della gestione dei 23 cimiteri comunali, dei servizi di trasporto delle onoranze funebri e delle cremazioni;- il trasferimento all’AGEC del personale delle 13 farmacie comunali, costringendo questa Azienda a stipulare un mutuo di oltre 40 milioni di euro, versati al Comune, per l’acquisto delle licenze. Ciò ha provocato all’AGEC negli ultimi snni delle forti perdite di bilancio, derivanti dall’ammortamento delle rate del mutuo e dal pesante costo degli interessi sul debito;- il trasferimento dal Comune all’AGEC del personale (alcune centinaia di unita’) e dei servizi della refezione scolastica, per la fornitura di circa 15.000 pasti giornalieri; ed altro ancora.

Queste operazioni (AMIA-AGSM-AGEC) hanno permesso nel tempo al Sindaco Flavio Tosi di incassare oltre un centinaio di milioni di euro, (che ha utilizzato per far fronte alle diverse emergenze) mediante un apparente e semplice trasferimento del personale e dei patrimoni da una Società Comunale all’altra. 

Permangono ancora gravi, inoltre, alcune situazioni relative ai bilanci di diverse società controllate e partecipate, fra le quali la Fondazione Arena e la sua controllata Società Arena Extra, la pesante situazione della Società Aeroporto Valerio Catullo. Come permangono “oscure” alcune gestioni che riguardano il Quadrante Europa, Verona Mercato, senza perdere di vista le pratiche delle sponsorizzazioni erogate dalle varie Aziende pubbliche, in particolare AGSM ed AMIA, nonché le società costituite nel tempo all’interno della AGSM o delle Aziende dei trasporti urbani ed extraurbani veronesi.

Non dimentico, infine, le grandi e gravi incognite che riguardano i progetti incompiuti che da decenni hanno interessato e diviso la politica veronese: Ca Del Bue, Traforo, Tranvia e Arsenale. Messe insieme queste controverse opere strutturali valgono oltre 2,5 miliardi di euro, che il Comune di Verona non credo possegga ne possa ottenere con facilità.

Insomma, credo che la nuova amministrazione si troverà a dover affrontare e gestire opere di rilevante spessore e complessità, per le quali servono professionalità, competenze e fondi (da reperire). Ed è per questo che mi ero detto prima del voto disposto a ricercare quelle alleanze per mettere alla prova la nuova amministrazione. Ma, poiché l’esito delle elezioni e’ stato quello che conosciamo, io che ho votato per un progetto inclusivo aspetto ora di vedere all’opera l’amministrazione guidata dal sindaco Sboarina.

Giuseppe Braga

 
 

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