Coronavirus: Bocciati i controlli con tampone salivare per individuare i potenziali malati

 
 

Un test in grado di individuare in meno di tre ore il coronavirus nei tamponi di saliva era stato elaborato a tempo di record dall’Universita’ di Padova. Un metodo veloce ed attendibile che avrebbe potuto distinguere immediatamente il potenziale paziente dagli individui sani.

Purtroppo a nulla è servito mettere a punto un’efficace difesa dall’endemica propagazione del virus se poi l’immediata eseguibilità non è arrivata dalle stanze dei bottoni. Risulta infatti che una diatriba interna alla sanità regionale potrebbe aver ritardato l’efficacia del dispositivo di contenimento del contagio. La volontà dei ricercatori patavini era mettere a controllo chiunque tornava dalla Cina, pur in assenza di particolari sintomi. L’idea del prof Adrea Crisanti è stata bocciata dal direttore generale della Sanità del Veneto Domenico Mantoan che chiedeva di conoscere “sulla base di quali indicazioni ministeriali, o internazionali, si sia ipotizzata tale scelta di sanità pubblica”.

Insomma si è scelto di burocratizzare la difesa della salute, bocciando di fatto ogni ulteriore controllo che non andasse di pari passo “con la direzione prevenzione, sicurezza alimentare e veterinaria”.

Screening non effettuati che ora si traducono in emergenza, con il governatore Zaia che ha annunciato di estendere i controlli a tappeto sui cittadini dell’epicentro, Vo’ Euganeo, più di 3300 persone.

 
 

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