Caso Serit: “Il silenzio di Tosi è preoccupante” – Michele Croce

 
 

In seguito alle perquisizioni da parte della Guardia di finanza, nelle abitazioni degli indagati per truffa e corruzione nell’ambito della vicenda “Serit”, tra cui il presidente Roberto Bissoli, l’ex amministratore delegato Maurizio Alfeo, il responsabile della ditta che sta costruendo l’impianto Marco Parolini e il funzionario della Provincia che ha autorizzato il procedimento Carlo Poli, Michele Croce, candidato sindaco del movimento “Verona Pulita”, ha espresso tutta la propria preoccupazione:

“Direi che la vicenda si commenta da sola: nell’arco della stessa giornata il costo di un terreno per i cittadini si è triplicato (da 2,3 a 6,8 milioni di euro) a vantaggio dei soliti, e ribadisco “soliti”, privati. Vedremo se ci sarà abuso o corruzione, quello che possiamo già dire è che gli amministratori tosiani di Serit, Amia e Agsm (Serit è controllata per il 99,74 per cento da Amia, che fa capo ad Agsm controllata a sua volta al 100 per cento dal Comune di Verona) forse non hanno ben presente l’interesse pubblico perché, a fronte di questa grande discrepanza tra acquisto e rivendita nel giro di poche ore, avrebbero dovuto fermare tutto e denunciare la stranezza. Invece si è firmato e taciuto“.

“In ultimo mi preoccupa il silenzio assordante del Sindaco: gli amministratori da lui scelti sono indagati per reati gravissimi ma lui tace. Ribadisco l’azione specifica contenuta nel mio programma: cancelleremo questi CdA pieni di amici degli amici e li sostituiremo con amministratori unici, come già la legge permette, scelti con l’unico criterio della capacità e del merito. Verona risparmierà milioni di euro nel nome dell’efficienza delle aziende partecipate. Una Verona migliore è possibile”.

 
 

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