Caos Filobus. Si inizia un percorso alternativo

 
 

Spiegazioni sui rapporti e sul rispetto delle convenzioni con AMT, relativamente ai lavori del filobus. E, ancora, richiesta di chiarimenti sull’esito degli incontri avvenuti con l’ATI e con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Necessità di presentazione in Consiglio, entro tre mesi da oggi, l’evoluzione/sviluppo della proposta di soluzione per il progetto filobus annunciata lo scorso giugno. E, infine, chiarimenti sulle eventuali varianti urbanistiche collegate alla soluzione individuata, per evitare gravi conseguenze economiche per il bilancio del Comune.

Queste le questioni poste all’attenzione del Consiglio comunale straordinario dalle minoranze attraverso la mozione ‘Filobus: dalle parole ai fatti”, sottoscritta dai gruppi consiliari di opposizione. Il documento è stato approvato dall’aula, con 28 voti favorevoli e 1 astenuto.

Servono chiarimenti al Consiglio e alla città su questo intervento – ha sottolineato il capogruppo Sinistra in Comune Michele Bertucco, intervenuto nell’illustrazione della mozione –. E’ chiaro che servono soluzioni e risposte. Si tratta di un progetto iniziato nel 1994 e che in 26 anni non ha portato ancora alla concretizzazione di un nuovo sistema di trasporto pubblico di massa. Anzi, a Verona manca ancora una visione chiara di che cosa si vuole fare e, soprattutto, su come si vuole intervenire nelle aree di cantiere attualmente in fase di esecuzione”.

“Un progetto ereditato che, fino a qualche settimana fa, non aveva nessuna possibilità d’essere modificato – ha chiarito il sindaco Federico Sboarina –. Ora, a seguito degli stravolgimenti sociali collegati alla pandemia, si sono aperte delle possibilità, per iniziare un nuovo percorso alternativo con soluzioni meno impattanti per la città e l’utilizzo di un mezzo più moderno. E’ chiaro che quando si parla di ridefinizione di un progetto di questa portata, le tempistiche non possono essere immediate”.

 
 

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