BalDoGo è partito con una giornata dedicata interamente alla montagna

 
 

È stata una domenica 5 febbraio tutta all’insegna della montagna, dei suoi valori e del suo ruolo educativo e formativo quella che ha visto il territorio di Caprino Veronese palcoscenico ideale dell’evento inaugurale del progetto BalDoGo, finanziato dal bando Format 2022 di Fondazione Cariverona. Più di 120 persone, tra giovani e adulti, sono state infatti coinvolte nelle attività proposte dai partner di rete presenti sia alle escursioni del mattino sia alla serata-incontro ospitata al palazzetto dello sport del capoluogo montebaldino: oltre alla capofila equipENatura(gruppo di Guide Naturalistico-Ambientali, dal 2013 anche gestrice del Rifugio Telegrafo), la Sezione CAI di Verona con il suo Alpinismo Giovanile e la Scuola di alpinismo e arrampicata libera “G. Priarolo”, l’Associazione Marchio del Baldo con il villaggio dei prodotti a marchio locale, ma anche Baldofestival, Casa Shakespeare, Associazione ShareWood e Unione Montana del Baldo-Garda. Presente anche la dirigente dell’Istituto Comprensivo di Caprino.

Il momento della giornata più rappresentativo ed emozionante è stato raggiunto all’incontro presso il Palazzetto dello Sport, dove il numeroso pubblico ha potuto ascoltare il racconto in prima persona della salita all’Everest effettuata nel maggio 2022 dall’alpinista e guida alpina Luca Montanari, insieme all’atleta paralimpico Andrea Lanfri, e partecipare successivamente al dibattito sul “ruolo della Montagna nell’educazione delle prossime generazioni”. Un ruolo che, come ha ricordato Luca Montanari, può essere fondamentale per la crescita e la formazione della personalità e carattere di ognuno, e che ha aiutato lo stesso alpinista a superare momenti cruciali della sua giovinezza, diventando un importantissimo “soggetto” che lo ha reso lo sportivo e la persona che è: “Mentre facevo gli ultimi passi verso la cima, mi sono reso conto che avevo bisogno di rallentare. Allora mi sono seduto, guardando la statua di Buddha sulla cima, mi sono girato verso l’alba e mi sono ascoltato. Mia moglie, il mio papà, la mia famiglia, i miei amici… li ho visti tutti lì, insieme a me. Allora ho preso coraggio, mi sono fatto uomo lasciando correre le lacrime sotto la maschera. Il groppo in gola si è sciolto e io e Andrea ci siamo abbracciati finalmente sull’Everest condividendo tutta la felicità del mondo! – ha raccontato commentando con viva emozione l’ascesa in cima al tetto del Mondo -. Dopo aver toccato il cielo “con tre dita”, come ama dire Andrea Lanfri, ho ancora più chiaro in mente che ognuno ha il suo Everest da scalare, che ogni percorso di vita costa sforzi, fatica e talvolta pericoli da superare. Ma con le persone giuste e le giuste connessioni, niente si disperde e ogni cosa torna al suo posto, preparando ognuno di noi alla sua salita più bella, nel momento giusto”.

A questo ruolo della montagna, come emerso durante il dibattito della serata, si aggiunge quello di contesto esperienziale per riscoprire e ricostruire un rapporto con l’ambiente in senso lato: “Il principale obiettivo del nostro progetto – ha spiegato Alessandro Tenca di equipENatura, in qualità di capofila – è diffondere la cultura del rispetto dell’ambiente e della sua cura in particolare tra le giovani generazioni, potenziando questa acquisizione e la sua interiorizzazione puntando su linguaggi esperienziali e coinvolgenti, e per questo più efficaci. Parallelamente il progetto intende gettare le basi per la creazione di una rete territoriale stabile orientata, a sua volta, a proseguire la diffusione della cultura della sostenibilità in ambiente montano”.

Le attività di BalDoGo saranno principalmente rivolte a ragazzi e ragazze, di età compresa tra gli 8 e 18 anni, che saranno coinvolti in esperienze immersive non solo da fruitori ma da protagonisti, contribuendo in particolare anche alle attività di diffusione delle loro esperienze in montagna mediante uno storytelling guidato: “Canali di relazione principali saranno le scuole del territorio per quanto riguarda il filone dedicato al lavoro sostenibile, alle quali si affiancheranno, per le altre attività, le associazioni sportive e culturali e gli altri spazi aggregativi – ha concluso Tenca -. La scelta di puntare sulle nuove generazioni è dettata dalla consapevolezza che queste saranno presto coloro che guideranno le attività e le politiche del territorio. Indirettamente le attività impatteranno anche sulle famiglie che potranno essere coinvolte in specifiche attività ad esse dedicate. Allargando la prospettiva alla comunità più ampia, BalDoGo si rivolge anche a produttori locali, realtà della società civile e enti locali che possono entrare a far parte a pieno titolo della rete dedicata alla promozione della sostenibilità montana sul Baldo”.

Per informazioni, e per le iscrizioni gratuite alle escursioni: [email protected]

Di seguito alcuni dettagli sul progetto BalDoGo.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here