ATER ‘pigliatutto’; ecco 11.5 milioni dal PNRR per le riqualificazioni

 
 

Venerdì scorso, a Monteforte d’Alpone, è stata una giornata storica per ATER Verona che, alla presenza del Presidente Matteo Mattuzzi e del Direttore Franco Falcieri, ha dato il via ai lavori relativi agli interventi assoggettati al Fondo Complementare al PNRRSicuro, Verde e Sociale”.
Lavori che sono distribuiti in otto Comuni della provincia di Verona ed interessano dieci fabbricati, per un totale di 115 alloggi, che verranno riqualificati dal punto di vista energetico ed per alcuni anche sismico.

Presenti, per l’occasione, anche i Consiglieri regionali Alberto Bozza ed Enrico Corsi e per il Comune di Monteforte d’Alpone il sindaco Roberto Costa, l’assessore ai Servizi sociali Graziella Sartori e l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Salvaro.

Complessivamente i Comuni interessati dagli interventi sono: Monteforte d’Alpone (via Roma) per un importo di 2 milioni 797mila euro; Pescantina (via La Bella) e Valeggio (via Magenta) per un importo di 3milioni 718mila euro; San Martino Buon Albergo (via Spinetta), Caldiero (via Trezza) e Monteforte d’Alpone (via Roma) per 2 milioni 797mila euro; Bardolino (via Verona) e Dolcè (via Stazione e via XXI Novembre) per 2 milioni 899mila euro e nella provincia veronese su quarantaquattro alloggi sfitti per un importo di 1 milione 703mila euro.

L’ATER– interviene il Presidente Mattuzzi- sta facendo passi da gigante per migliorare la sostenibilità ambientale e la vivibilità del patrimonio immobiliare di proprietà. Questi interventi sono frutto di un iter burocratico complicato, che ci ha permesso di reperire le risorse necessarie, per ristrutturare e ammodernare una buona fetta dei nostri immobili, nel rispetto dei tempi imposti dalla normativa per l’assegnazione dei lavori, i quali dovranno concludersi entro l’anno 2026.
A conferma dell’ottimo lavoro svolto, intervengono i Consiglieri regionali Bozza e Corsi che dichiarano: “L’ATER come ente strumentale della Regione Veneto, in maniera responsabile, ha avuto il coraggio di sfruttare al meglio i fondi messi a disposizione dal PNRR per sistemare numerosi immobili a favore dei cittadini. Questo dimostra la capacita tecnica e organizzativa dell’ente veronese nel saper sfruttare i finanziamenti messi a bando, per dare risposte concrete ai cittadini.

L’azienda veronese, infatti, è riuscita ad ottenere l’11% della disponibilità del Fondo Complementare al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) destinanti a tutta la Regione Veneto, per un importo totale di 11,5 milioni di euro.
L’iter amministrativo – continua il direttore Franco Falcieri – è stato articolato e non scontato e se entro il 30 giugno 2022 siamo riusciti ad affidare la progettazione di tutte le opere, entro il 30 giugno 2023 siamo riusciti a consegnare i relativi lavori alle imprese espletando tutte le gare di appalto entro i termini concessi dal dispositivo normativo.
La fine lavori è prevista entro il 2024 e quindi in anticipo di 2 anni rispetto al termine ultimo. Un plauso va fatto ai RUP e a tutta la struttura operativa dell’ATER“.

Sottolinea l’eccellente lavoro dell’ATER anche il Sindaco di Monteforte d’Alpone che, a nome dell’amministrazione comunale, afferma: “Ringraziamo per l’ottimo lavoro che l’ATER sta facendo nel nostro comune. Quest’investimento è fondamentale per rispondere alle esigenze delle nostre famiglie che hanno bisogno di abitazioni in linea con le esigenze legate alla sostenibilità ambientale ed efficienza energetica.

In questo momento storico particolare – conclude il Presidente – contrassegnato da una serie di eventi internazionali, che di certo non favoriscono i costi delle materie prime e che contribuiscono al caro bollette, siamo riusciti a cogliere opportunità e anche agevolazioni fiscali importanti. Entro il 2024 riusciremo a riqualificare circa il 40% del patrimonio edilizio di ATER. Un lavoro che va nella direzione della sostenibilità ambientale ed edilizia e in linea con le attuali esigenze di approvvigionamento energetico che riguardano il settore immobiliare, nell’ottica di aumentare la qualità della vita dell’assegnatario e ridurne i costi in bolletta”.

 
 

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