Ha aspettato che il proprietario, un idraulico del veronese, parcheggiasse la sua bmw e si allontanasse, per salire a bordo dell’autovettura, accendere il motore, utilizzando la chiave che era rimasta inserita, e ingranare la marcia.
La vittima del furto, mentre stava installando una caldaia in un appartamento di vicolo Benedetti, accortasi di quanto stava accadendo, si è precipitata fuori dall’abitazione dove stava eseguendo i lavori, riuscendo ad afferrare il braccio del ladro che, nel frattempo, si stava allontanando.
Invano il tentativo del malcapitato che, dopo essere stato strascinato per circa quattro metri, è stato costretto a lasciare la presa per il dolore e per timore della sua incolumità. Il ladro, che nel frattempo si guadagnava la fuga, dopo pochi metri, ha fatto salire a bordo dell’auto la sua complice, con la quale si è allontanato in direzione Borgo Roma.
È successo mercoledì scorso, in pieno giorno, intorno alle 14.00.
La richiesta di intervento alla Centrale Operativa della Questura è giunta dalla stessa vittima, 73enne che, fortunatamente, è riuscita a focalizzare i due ladri prima che fuggissero, fornendo agli agenti delle Volanti una dettagliata descrizione somatica e denunciando l’accaduto.
L’attività svolta sul posto dagli operatori delle Volanti e la coordinazione tra l’attività di indagine e l’attività di controllo del territorio ha fatto scattare una denuncia, per rapina aggravata in concorso, da parte dei poliziotti della Squadra Mobile che sono riusciti, in pochissimi giorni, ad individuare i due ladri.
L’attività info investigativa ha permesso, infatti, agli uomini della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso di individuare i soggetti e verificarne gli spostamenti. Proprio ieri mattina, in via Germania, i poliziotti in borghese hanno visto giungere il ladro, a bordo della stessa bmw rubata in precedenza, scendere dall’auto e raggiungere la stessa donna individuata pochi giorni prima come complice della rapina.
I soggetti, lui di 42 e lei di 34 anni, entrambi veronesi e noti alle forze dell’ordine, sono stati condotti negli uffici di Lungadige Galtarossa e, dopo gli opportuni accertamenti, sono stati denunciati.