Sventati due tentativi di furto in abitazione

 
 

La Polizia di Stato, nell’ambito dell’intensificazione dei servizi di prevenzione e controllo del territorio finalizzati al contrasto del fenomeno dei furti e rapine, ha impedito la consumazione di due furti in abitazione.

Ieri la sala operativa della Questura, dopo una segnalazione giunta al 113, inviava personale dipendente in Via Marengo che procedeva all’arresto del cittadino rumeno GHITA Irinel del ‘92, in Italia senza fissa dimora con precedenti specifici, colto in flagranza del reato di TENTATO FURTO IN ABITAZIONE.

Ghita si era introdotto, mediante danneggiamento della rete che delimita la proprietà, all’interno del box auto di pertinenza dell’abitazione. Il proprietario di casa, accortosi dell’accaduto, allertava la sala operativa della Questura. Gli Agenti di Polizia giungevano immediatamente sul posto, bloccando il malvivente e traendolo in arresto.

Nella mattinata odierna a seguito di giudizio direttissimo è stato convalidato l’arresto e condannato alla pena di anni 1 e mesi 6 di reclusione e ne è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

L’altro episodio si è verificato lo scorso 18 giugno, quando alla sala operativa della Questura arrivava una richiesta di intervento in Via Arche Scaligere presso un appartamento a seguito del tentativo di intrusione nell’abitazione di due soggetti.

Il personale delle Volanti, giunto sul posto, apprendeva dai proprietari che poco prima, uditi dei rumori provenienti dal tetto e saliti al piano superiore per controllare, avevano trovato l’abbaino rotto, notando due soggetti che fuggivano camminando sulla copertura.

Gli Agenti riuscivano a rintracciarli in un cantiere edile presente nella casa adiacente: uno dei due calzava dei guanti da lavoro, l’altro aveva con sé uno zainetto con all’interno degli arnesi da scasso.

Inoltre, uno dei due fermati veniva trovato in possesso della somma di 820 euro e di un telefono cellulare spento, poi sequestrati.

Dagli ulteriori accertamenti effettuati in Questura i due risultavano essere minori non imputabili pertanto venivano collocati presso una struttura idonea.

 
 

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