“Sbavature di democrazia”: analisi del circolo Proudhon, mercoledì 27 giugno

 
 

«L’anarchia è una forma di governo o di costituzione nella quale la coscienza pubblica e privata, formata dallo sviluppo della scienza e del diritto, basta da sola a mantenere l’ordine e a al garantire tutte le libertà».

Pierre-Joseph Proudhon, filosofo, economista, sociologo francese (1809-1865), fu il primo ad attribuire un significato positivo al termine “anarchia”, fino ad allora impiegato soltanto con accezione dispregiativa; la definì inizialmente come l’assenza di monarchi o governanti in uno stato sovrano, (cfr. “Che cos’è la proprietà?” e “L’idea generale della Rivoluzione”), intendendola, all’inglese, come sorta di self-government, non come caos.

Il circolo che a Verona porta il suo nome organizza per mercoledì 27 giugno 2018, alle 18.30, l’incontroSbavature di democrazia“, al bar Fuoricorso in via Nicola Mazza, 7, con ingresso libero.

Così gli organizzatori illustrano l’appuntamento: “Secondo Gramsci, “I dirigenti si allontanano sempre più dalla massa e si vede la flagrante contraddizione che nei partiti avanzati esiste tra le dichiarazioni e le intenzioni democratiche la realtà oligarchica”. Rispondeva prontamente Pareto: “La storia è un cimitero di aristocrazie” per indicare come la democrazia sia in realtà, secondo lui, solamente un’illusione, e a governare la società sia sempre stata una ristretta cerchia di persone: le elites appunto. Nel 2018 quando molte democrazie occidentali languono, vi è una perenne anemia di votanti ad ogni nuova elezione, il gruppo Bilderberg ha da poco concluso la sua riunione a Torino, noi del Circolo Proudhon Verona proviamo ad andare controcorrente e ad interrogarci su di un quesito fondamentale: La democrazia (nel vero senso del termine) esiste? O è soltanto un gioco di “schedine elettorali” mentre a governare rimane sempre l’1%? Per orientarci alla ricerca di una risposta, useremo come guida il libro edito da Gog Edizioni: “Elites, le illusioni della democrazia” un saggio in cui sono raccolti i pensieri e le riflessioni su questa domanda, di quattro tra i più grandi pensatori del secolo scorso: Gramsci, Pareto, Mosca, Michels”.

Ospite sarà Leonida Tedoldi, professore di Storia delle Istituzioni Politiche dell’Università degli Studi di Verona, il quale approfondirà il concetto di élites attraverso tutto il ‘900 e offrirà una chiave di lettura inserita nella toppa del mondo contemporaneo. Sarà presente anche il giovane pittore veronese Stefano Fontana, che esporrà le sue opere più significative e parlerà del suo lavoro in un contesto, spesso asettico, come la società odierna. Introducono Lorenzo Bissolotti e Alberto de Marchi (soci circolo Proudhon Verona).

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here