Veronafiere: approvato il bilancio 2017, Romano Artoni nominato nuovo vicepresidente

 
 

L’assemblea dei soci di Veronafiere Spa ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2017: la capogruppo Veronafiere Spa ha registrato ricavi per 79,8 milioni di euro, in aumento dell’1,9% sull’anno precedente. L’EBITDA si attesta a 11,2 milioni di euro, con un’incidenza del 14,1% sui ricavi, e un risultato netto positivo per 1,7 milioni di euro, in crescita del 54,5% sul 2016.
A livello di bilancio consolidato – che include, oltre a Veronafiere Spa, anche le società Piemmeti Spa, Veronafiere Servizi Spa, Tandem Communication, Veronafiere do Brasil e Medinit Srl –  i ricavi hanno raggiunto gli 86 milioni di euro e un EBITDA pari a 9,7 milioni di euro (11,3%).

Il fatturato aggregato del gruppo Veronafiere Spa ha segnato 92,8 milioni di euro, in crescita del 3,7% rispetto al 2015.
I risultati raggiunti nell’esercizio 2017, nonostante una congiuntura macroeconomica globale ancora in evoluzione, sono stati possibili grazie ad un’ottimizzazione costante della gestione diretta e il coordinamento di 52 manifestazioni in Italia e 16 all’estero in 11 nazioni: Stati Uniti, Canada, Cina, Hong Kong, Brasile, Russia, Giappone, Marocco e altri paesi dell’Africa.
Nel 2017 le rassegne di Veronafiere hanno raggiunto 1.267.193 visitatori, dei quali 190.378 esteri; 13.898 espositori, di cui 2.574 esteri; 764.023 metri quadrati venduti. Le manifestazioni a carattere internazionale organizzate in Italia hanno registrato una media del 40% di visitatori e del 30% di espositori stranieri.

I risultati positivi di questo bilancio – ha commentato il presidente di Veronafiere Spa, Maurizio Daneseconfermano la validità del nuovo percorso di sviluppo, favorito dal cambiamento in Spa formalizzato a febbraio dell’anno scorso. Il 2017 ci ha visto impegnati nel potenziamento dei nostri prodotti. Con Vinitaly, ad esempio, è continuata la separazione del lato business della fiera dal fuori-salone dedicato ai wine lover e hanno trovato applicazione gli strumenti IT introdotti dalla nostra trasformazione digitale. Sul piano delle alleanze di sistema, è stata creata la newco VPE con Fiere di Parma, mentre sul fronte interno abbiamo lavorato su alcune importati partite, chiuse in questi primi mesi del 2018, come il lancio del nuovo marchio per celebrare i nostri 120 anni e l’aggiornamento del contratto integrativo di lavoro aziendale. A livello di investimenti infrastrutturali stiamo realizzando la ristrutturazione delle gallerie mercatali, una delle quali utilizzata in occasione di Vinitaly 2018, mentre partirà a breve il cantiere per il raddoppio dei parcheggi in viale dell’Industria. Entro luglio sarà approvato, inoltre, il nuovo piano industriale per dare ulteriore slancio al posizionamento di Veronafiere Spa tra i principali player fieristici europei”.

Il 2017 – ha sottolineato il direttore generale di Veronafiere Spa, Giovanni Mantovaniè stato un anno importante per il consolidamento delle manifestazioni di maggior rilievo internazionale nonché delle attività estere con cui presidiamo mercati maturi ed emergenti. Abbiamo infatti inaugurato un ufficio commerciale a Shanghai, con l’obiettivo di estendere la nostra presenza in un’area del mondo sempre più strategica per accompagnare le nostre imprese e stiamo rafforzando la collaborazione con la fiera di Chengdu, così come con l’HKTDC di Hong Kong in vista della rassegna internazionale di novembre della quale siamo già partner. Ma non abbiamo guardato soltanto ad Oriente: VPE ci ha permesso di entrare nel capitale della società Bellavita Spa specializzata in eventi food&wine e puntare a nuove aree quali Regno Unito, Paesi Bassi, Polonia Messico, Thailandia e Russia, dove debutta quest’anno a Mosca un nuovo evento. Nel 2017, grazie alla controllata Veronafiere do Brasil, abbiamo sviluppato anche l’iniziativa fieristica che si rivolge al Sudamerica vitivinicolo, Wine South America, presentata a Vinitaly 2018 e in programma a settembre di quest’anno. Infine, con Marmomac, anche nel settore della pietra naturale, abbiamo registrato ottime performance sia in Italia, sia negli appuntamenti all’estero, come negli Stati Uniti, a Las Vegas”.

L’assemblea, contestualmente all’approvazione del bilancio consuntivo, ha nominato Romano Artoni vicepresidente di Veronafiere Spa, che va così ad affiancare il vicepresidente Claudio Valente, e il nuovo rappresentante del collegio sindacale, Anna Fedrizzi.

Artoni, 63 anni, emiliano di origini e con una laurea in giurisprudenza, vanta una lunga esperienza nel settore bancario: dal Credit, ai vertici della Cassa di Risparmio trentina, fino al ruolo di direttore regionale del gruppo UniCredit in Piemonte, Liguria e Triveneto. Da luglio 2017 siede nel consiglio di amministrazione di Veronafiere, oltre che nella controllata Veronafiere do Brasil, ed è presidente di UniIT, società informatica del gruppo UniCredit.

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here