Verona “brusa la vecia” in Brà e accende i motori del 2018.

 
 

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Dolce inevitabile destino; lo stupore del “salóto de Verona” gremito di gente che si tiene stretta fra sé non solo per meri motivi termici sarà sempre nuovo ogni volta.
Come una consapevole ricorrenza.
Come il Natale, nella cornice del mistero storico della nascita di Gesù, della religione, delle nostre comuni radici culturali e di speranza.
Ma c’è anche tanta scaramanzia, altrettanto saggia, nobile e anziana…anzi, proprio vécia!

E, come da tradizione, il sequestro delle feste natalizie operato dall’Epifania è stato salutato ed esorcizzato ieri pomeriggio con il tradizionalissimo rogo della “Vecia” nel pieno centro di Piazza Brà. A fare da sfondo, una rievocazione dello spirito del presepe che, nel 2018, è punto d’incontro delle coscienze dei credenti ma anche dello spirito curioso e viaggiatore dei milioni di turisti che, anche quest’anno, hanno scelto Verona per sé e per i propri cari.

Assieme agli auguri del Primo Cittadino Federico Sboarina, nel servizio scopriamo insieme le voci, le immagini e il grande fascino del rogo dell’Epifania.

Crediti per le foto: Emiliano Beretta.
Riproduzione riservata.
 
 
33 anni, parte di questi trascorsi inutilmente nel tentativo di scrivere una biografia seria e sensata. Forse questa è la volta buona (lo dico sempre!). Italiano e veronese, amante della comunicazione con ogni mezzo e a (quasi) ogni costo. Hellas Verona nelle arterie, musica jazz e le parole di un caro amico al momento giusto. Con la famiglia di VeronaNews per dare il meglio di me alla città che più amo al mondo.

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