[youtube https://www.youtube.com/watch?v=-sXb1YdS6N4]
Dolce inevitabile destino; lo stupore del “salóto de Verona” gremito di gente che si tiene stretta fra sé non solo per meri motivi termici sarà sempre nuovo ogni volta.
Come una consapevole ricorrenza.
Come il Natale, nella cornice del mistero storico della nascita di Gesù, della religione, delle nostre comuni radici culturali e di speranza.
Ma c’è anche tanta scaramanzia, altrettanto saggia, nobile e anziana…anzi, proprio vécia!
E, come da tradizione, il sequestro delle feste natalizie operato dall’Epifania è stato salutato ed esorcizzato ieri pomeriggio con il tradizionalissimo rogo della “Vecia” nel pieno centro di Piazza Brà. A fare da sfondo, una rievocazione dello spirito del presepe che, nel 2018, è punto d’incontro delle coscienze dei credenti ma anche dello spirito curioso e viaggiatore dei milioni di turisti che, anche quest’anno, hanno scelto Verona per sé e per i propri cari.
Assieme agli auguri del Primo Cittadino Federico Sboarina, nel servizio scopriamo insieme le voci, le immagini e il grande fascino del rogo dell’Epifania.