8 Marzo, la festa della Donna diventa movimento culturale

 
 

A Verona la festa della donna si trasforma in un movimento culturale.

Il tradizionale programma con le iniziative per la Giornata internazionale per i diritti delle donne è stato infatti innovato sia nel metodo, introducendo un filo conduttore degli eventi, sia nella partecipazione, aperta a più realtà possibili.

Perché è solo attraverso un percorso collettivo capace di interpellare e coinvolgere tutte e tutti, in tutte le dimensioni della vita pubblica e della vita privata, che può realizzarsi l’effettivo ottenimento della parità di genere.

Ne è convinta l’Amministrazione comunale che, attraverso gli assessorati alla Parità di genere e alle Pari opportunità stanno sollecitando tutte le realtà del territorio che si occupano di questioni femminili ad agire in rete tra loro.

“Una una modalità di lavoro che promuoviamo espressamente, perché crediamo fortemente che il risultato del lavoro condiviso tra più realtà del territorio sia, in potenza, molto più significativo ed efficace della semplice somma delle forze in campo”,  afferma l’assessora alla Parità di genere Barbara Bissoli.

Il risultato del lavoro di rete è scritto nel programma delle iniziative promosse dal Comune per la Festa dell’8 marzo, mai così tante e distribuite in un periodo di tempo così lungo, che hanno raggiunto e coinvolto anche altre realtà veronesi, come le società sportive cittadine, che si sono impegnate a diffondere i nostri messaggi culturali e in iniziative benefiche di raccolta di fondi per i servizi comunali antiviolenza.

Spettacoli, incontri, documentari, talk, mostre. Fino al 5 maggio la città vive di eventi gratuiti e aperti a tutti e a tutte con filo conduttore  “La Città delle Donne” per aprire quanto più possibile lo sguardo alle questioni di genere e includendo il punto di vista femminile nelle diverse dimensioni della vita della città: la dimensione urbanistica, quella economico e sociale, quella culturale ed artistica, quello della scienza e della tecnologia, dell’intelligenza artificiale, della medicina e della farmacologia, per provare a costruire, anche grazie al governo delle donne, una città a misura delle donne, uno spazio cioè entro cui le donne contribuiscono a costruire la vita pubblica, luogo di socialità e di incontro, di estrinsecazione del libero pensiero e di dibattito sulle diverse tematiche, con il faro dei valori costituzionali e senza tabù di sorta, perché siamo persuasi che la differenza – anche delle opinioni e dei punti di vista – è ricchezza per tutta la società.

Iniziative di domani sabato 9 marzo.

·          marzo, ore 10:00, Società Letteraria, p.tta Scalette Rubiani 1 e in streaming
Disparità di genere. Quale mondo del lavoro vogliamo consegnare alle nuove generazioni?conferenza con Erika Brentegani, Sophie Girard e in collegamento Ana Mendes Godinho (Ministro del Lavoro, della Solidarietà e della Previdenza Sociale del Portogallo). Modera: Monica Basso
Promosso da: Associazione Inner Wheal Club Verona Bee Lab

·      9 marzo, ore 11:30, Liston 12, piazza Bra
Il cuore oltre l’ostacolo. Proiezione del docufilm sullo sport femminile nella realtà veronese, tra passato e presente. Partecipano: Marianna Montanini (pres. Biancarosa Onlus, autrice), Mario Marchi (giornalista e regista), Zaccaria Tommasi (allenatore squadra femminile Hellas Verona), Francesca Castagna (giornalista sportiva veronese), atlete delle realtà sportive veronesi
Promosso da: Biancarosa Onlus.

·         9 marzo, ore 16:00 – 18:00, Circolo della Rosa, via Santa Felicita 13
Le mille e una donna, laboratorio di lettura a più voci e cerchio di parola. Con: Jamila Lafrik (insegnante), Giannina Longobardi (filosofa), Matilde Bellomi e Giorgia Galante (Caritas Diocesana Veronese), Marta De Felice (A.C.I.S.J.F Protezione della Giovane
Promosso da: Rete Donna (Caritas Diocesana Veronese, Ass. San Benedetto Odv Ets, Centro Diocesano Aiuto Vita e A.C.I.S.J.F Protezione della Giovane)

·         9 marzo, ore 21:00, Teatro Modus, piazza Orti di Spagna
Pandora’s Beauty. Manuale per donne dieteticamente caste, spettacolo teatrale. Theama Teatro (Vicenza). Di e con Anna Zago. Musiche dal vivo di Thierry di Vietri. Nell’ambito della rassegna “Tu donna 2023-2024”
Promossa da Modus Spazio Cultura con il contributo dell’Assessorato Parità di Genere
Ingresso intero € 12, ridotto € 10 extraridotto € 5 – https://modusverona.it/spettacolo/pandoras-beauty

·         10 marzo, ore 21:00, Teatro Nuovo S. Michele, via V. Monti 7c
La donna strumento di paceDanza, musica, parole: l’arte a 360° porta sul palcoscenico l’universo femminile. Con Cristiana Bianchi.
Promosso da Terrarossa ETS con Circoscrizione 7^

Qui il programma completo 

  In parallelo prosegue l’attività dei servizi antiviolenza di genere, che l’Amministrazione sta riorganizzando con l’obiettivi di gestirli in modo diretto e ampliarli  alle nuove necessità, con nuove risorse di personale e finanziarie (complessivamente più che raddoppiate).

In particolare, l’amministrazione sta proseguendo nella gestione del Centro Antiviolenza P.e.t.r.a. (acronimo per: Pratiche Esperienze Teorie Relazioni Antiviolenza), con la Casa Rifugio e la Casa della Giovane; il Centro P.e.t.r.a., oltre a fornire gratuitamene colloqui di prima accolgienza, di sostegno psciologico e/o sociale, di consulenza legale, si occupa di accogliere in emergenza 24 ore su 24 – su richiesta delle Forze dell’Ordine e del Pronto Soccorso – donne maggiorenni e loro figli, vittime di violenza e in stato di pericolo; la Casa della Giovane assicura la pronta accoglienza anche in emergenza, mentre la Casa Rifugio assicura accoglienza, riparo e una progettualità di uscita dalla violenza; per un periodo massimo di sei mesi, le donne ospitate e i loro figli convivono e collaborano nella gestione degli spazi e, se del caso, dei rispettivi impegni lavorativi.

La progettualità che si vuole mettere in campo ora è di assicurare alle donne vittime di violenza e ai loro figli, in uscita dall’emergenza della violenza e dal rifugio della prima accoglienza, una possibilità di residenzialità in ambito cittadino che garantisca l’autonomia lavorativa e, più in generale, una vita indipendente.

In un’ottica preventiva e rieducativa, questa amministrazione ha implementato il centro NAV (Non Agire Violenza) per farne un centro per uomini autori di violenza che offra percorsi di recupero.

Ciò si rende necessario anche per dare effettività alla riforma dell’art. 165, comma 5, del Codice Penale, introdotta con la L. n. 19 del 2019 e con la L. n. 134/2021; a tale ultimo riguardo, è in fase di definizione una convenzione con il Tribunale di Verona, anche in un’ottica di trasparenza del servizio offerto, che prevede colloqui di accoglienza con verifica della possibilità di avviare percorsi di recupero personalizzati, da attuare individualmente o in gruppo, a seconda delle specifiche caratteristiche di ciascun utente, con relazioni provvisorie e finali per l’Autorità Giudiziaria.

Infine, è stato istituito un Centro di Formazione Antiviolenza, in dialogo e al servizio delle realtà del territorio che ne fanno richiesta, come ad esempio i Consultori familiari, l’Università di Verona, gli Istituti scolastici, Ordini e Categorie professionali e, più di recente, le Circoscrizioni comunali.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here