AGSM: il pozzo senza fondo di debiti e benefit. Le puntualizzazioni dell’M5S

 
 

M5S: stipendi e benefit devono essere proporzianli ai risultati ottenuti. Con questi debiti noente auto di lusso e stipendi ridotti.

L’ex direttore generale Cigolini negli anni 2015 e 2016 ha percepito un compenso annuo di 250 mila euro circa a cui si deve aggiungere 65 mila euro di premio annuale per un totale di 315 mila euro annui. Da novembre Giampietro Cigolini, che assieme ad altri ci ha lasciato una sanzione da 5,3 mln di euro da pagare, è in pensione, ma è ancora titolare di una procura speciale esterna e per tale incarico percepisce almeno 24 mila euro annui, detiene ancora l’uso di un audi A6 top di gamma di AGSM che usa anche privatamente e di una carta di credito aziendale.

Altri dieci Dirigenti di Agsm Verona, oltre a percepire uno stipendio annuo che va da 90 mila euro (solo per un dirigente) a € 180 mila (per gli altri nove) si dividono un premio di oltre 300 mila euro, ovvero 2.500,00 euro in più sulla busta paga ogni mese.

E non è finita, oltre a stipendi d’oro, anche a questi dirigenti viene concesso l’utilizzo dell’auto aziendale anche ad uso privato, che viene utilizzata anche per le loro ferie; trattasi di audi A6 e A4 top di gamma. Il carburante, le manutenzioni e la Kasko, anche in tal caso, sono integralmente a carico dell’azienda. Si noti bene che le auto possono essere utilizzate anche dalla moglie e dai figli ed è sempre tutto pagato dall’azienda.

Il cd “noleggio” dell’auto costa ad Agsm 1000 euro al mese circa, di questi solo 250 euro vengono addebitati fittiziamente nelle buste paga dei dirigenti per il benefit dell’auto, perchè contestualmente viene loro accreditato lo stesso importo per il medesimo benefit, ovvero l’auto di lusso è praticamente gratis.

Con questo meccanismo i Dirigenti per l’uso dell’auto pagano solo le tasse su 250 euro (all’incirca 150 euro al mese, pari a 1.800 euro annui) ovvero una quota irrisoria per un auto che se dovessero acquistare autonomamente ha un valore di € 85-90 mila euro, oltre i costi di consumo, assicurazione, bollo e manuntenzione.

Agsm ha debiti per un importo medio annuale di circa 350 milioni mln di euro; stante il dissesto economico della società e del comune di Verona riteniamo che i dirigenti non siano nelle condizioni di essere strapagati o premiati, e anzi sarebbe necessario valutare la professionalità, le competenze e l’efficienza di questi dipendenti di lusso.

A fronte dei debiti milionari di AGSM ci chiediamo a quale giocatore di calcio verranno paragonati questi dipendenti da parte di Tosi e dell’assesore Toffali per giustificare stipendi e benfits oltre ogni buon senso.

Afferma Gennari: “Ad oggi non ci sono norme che stabiliscano il blocco dei contratti collettivi nei settori di attività delle società partecipate. Sono infatti le amministrazioni a dover dettare specifiche disposizioni regolamentari a cui le partecipate si debbano adeguare nella determinazione del trattamento economico del personale e dei dirigenti.” E continua: “Se le performance aziendali fossero il criterio assoluto di riferimento nel settore, solo il rapporto costi (retribuzioni) e benefici (risultati), giustificherebbe le cifre pagate per gli emolumenti. Poiché tali prestazioni non solo sono discutibili, ma addirittura creano danno all’azienda, questi trattamenti non sono accettabili nel modo più assoluto. L’incompetenza non va premiata. E ci impegneremo affinché vengano rivisti tutti i trattamenti.”

 
 

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