Villa Are come il Giarol Grande: vince il degrado

 
 

“Diversamente da quanto aveva previsto nel 2013 la giunta Tosi, Sboarina ha deciso di mantenere la proprietà del fondo rustico di Villa Are. Purtroppo il fondo giace in condizioni critiche che sono interamente ascrivili all’inadempienza della cooperativa che l’aveva in gestione, ragion per cui la concessione verrà ritirata e si attende la predisposizione di altre progettualità da parte dell’assessorato al Patrimonio”.

La destinataria delle dichiarazioni di Michele Bertucco è l’Assessore Edi Maria Neri, che dovrà affidare nuovamente la gestione di Villa Are, per riqualificarla e ridarle dignità. Situazione simile a quella del Giarol Grande, a Porto San Pancrazio, dove anni di incuria hanno degradato la Fattoria Didattica, ma dove la capofila dei concessionari continua a restare, creando problemi gestionali, la Coop 8 Marzo.

Ma tornando a Villa Are, “nella relazione degli uffici – continua Bertucco – si legge che “Il fondo è in totale abbandono” con cumuli sparsi di “materiali di scarto non meglio identificabili”. La parte destinata a vigneto di 14 mila metri quadrati “è ormai inesistente”. E’ ormai chiaro che i promessi interventi di ristrutturazione dell’ex alloggio del custode, che avrebbe dovuto diventare la sede della cooperativa, non vedranno mai la luce. Anzi, i locali risultano occupati da “persone non facilmente identificabili”. Da tempo non risulta alcuna documentazione dell’attività di fattoria didattica. Si tratta di un passaggio delicato per questo bene di proprietà comunale che somma anche una scuola dell’infanzia la cui continuità didattica era stata messa in discussione a più riprese nel recente passato. Occorre pertanto un progetto unitario, concordato con partner dell’associazionismo finalmente affidabili, capace di valorizzare l’intera proprietà assicurando continuità all’attività della scuola e facendo risorgere l’attività della fattoria didattica”.

 
 

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