Vigili: Bilancio incidenti stradali 2015

 
 

“Meno incidenti stradali e soprattutto meno persone decedute rispetto agli scorsi anni, ma un’attenzione sempre alta soprattutto sui motociclisti che restano gli utenti della strada più a rischio. Grazie ad una mappatura sempre aggiornata dei sinistri, abbiamo una fotografia esatta di quello che succede sulle strade veronesi, sempre più videosorvegliate. Con l’introduzione del reato di omicidio stradale speriamo che i comportamenti degli utenti della strada siano più attenti e rispettosi del Codice: tra le maggiori cause di incidente infatti restano la disattenzione, le mancate precedenze e le manovre illegali, così come dimostrano le registrazioni di numerosi sinistri avvenuti sulle vie più trafficate della città. Se le nuove norme fossero state in vigore già lo scorso anno avremmo segnalato all’autorità giudiziaria ben 44 persone. Serve inoltre fare prevenzione, in collaborazione con i medici di base, sull’utilizzo di farmaci da parte di chi guida e su chi è affetto da disturbi del sonno”.Questo quanto dichiarato dal Comandante della Polizia municipale Luigi Altamura, questa mattina, facendo il bilancio degli incidenti stradali avvenuti nel 2015 sul territorio comunale.

In totale sono stati 1.771 i sinistri rilevati nel 2015 (dei quali 1.194 con feriti), contro i 1.822 del 2014, numero in costante calo dal 2008 quando gli incidenti furono 2.310. Nove in tutto le persone decedute e 46 quelle rimaste gravemente ferite. Nel 2014 i morti sulle strade furono 15, nel 2010 ben 20 e 23 nel 2006. Tra i deceduti del 2015 quattro moto-scooteristi, due automobilisti, due pedoni e un ciclista.

Gli automobilisti sono rimasti i conducenti maggiormente coinvolti negli incidenti (circa il 66 per cento del totale); sono stati però anche quelli che hanno subito le conseguenze meno gravi, rispetto sia al numero di decessi che alle prognosi riservate. Alto il numero dei motociclisti coinvolti in sinistri, 663 nel 2015, costante il numero di ciclisti, 236, e dei pedoni, 169, seppur chi non rispetta la precedenza sulle strisce pedonali rischia di perdere 8 punti dalla patente.

Grande attenzione è stata posta anche agli incidenti che hanno visto coinvolti ben 123 ultra 80enni, considerati utenti deboli della strada, così come sull’utilizzo dei farmaci al volante e sul colpo di sonno che nel 2015 ha provocato la maggior parte delle 83 fuoriuscite dalla carreggiata stradale, avvenute soprattutto in orario notturno, anche se il momento più a rischio per gli incidenti è registrato dalle 18 alle 19.

Le grandi arterie cittadine si sono confermate le vie a più alta incidentalità: via Unità d’Italia, con 42 incidenti, corso Milano, con 41, e via Mameli, con 32, strade percorse ogni giorni da migliaia di veicoli. Tra gli incroci più pericolosi (con dati registrati dal 2006 al 2015) quello tra via Città di Nimes e viale Dal Cero, quello tra via Bassetti e via Torbido (dove a breve sarà installato l’impianto semaforico) e quello tra viale dell’Industria e viale del Lavoro.

Tra le violazioni più comuni la perdita di controllo del veicolo e il mantenimento di una velocità inadeguata, con 445 casi, e il mancato rispetto delle norme sulla precedenza, con 604 comportamenti irregolari sanzionati.

È rimasto stabile, seppur preoccupante, il numero di episodi di pirateria stradale, che hanno visto conducenti allontanarsi dal luogo dell’incidente, spesso dopo aver provocato lesioni agli altri coinvolti, in 39 casi accertati, due più dello scorso anno.

In costante diminuzione i conducenti sorpresi alla guida in stato di ebbrezza, passati dai 237 del 2014 ai 191 del 2015, dei quali 130 quelli coinvolti in un sinistro.

Anche i dati del 2015 confermano la linea di tendenza degli ultimi anni, secondo la quale gli incidenti mortali coinvolgono soprattutto persone adulte o anziane: dei nove deceduti, solo due erano giovani (17 e 23 anni), i restanti avevano oltre 60 anni.

“Positivo il bilancio delle attività di educazione stradale portate avanti nelle scuole, che in quest’anno scolastico hanno coinvolto circa 10 mila ragazzi e bambini veronesi – ha concluso Altamura – un grande lavoro fatto con i più giovani del quale cominciamo a vedere i primi risultati, dieci anni fa furono 23 i morti sulle strade scaligere, 8 dei quali con meno di 30 anni”.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here