Partita intensa e tirata quella giocata dagli antracite contro le magliette rosse di Tarvisium.
Pronti via e il Verona passa subito in vantaggio con una maul di Liut frutto di una pressione immediata degli antracite che inducono tarvisium all’errore. I primi dieci minuti però vedono il Verona cadere spesso nell’indisciplina, che diventerà il leit motif dell’intera partita: tre falli di seguito portano Tarvisium ad accorciare le distanze con un calcio di punizione, il primo di una lunga serie.
Il Verona cerca di fare la partita per tutta la prima mezz’ora ma la difesa trevigiana tiene molto bene, malgrado lo strapotere del Verona in mischia chiusa.
Tarvisium comunque è pericoloso quando attacca e forza Verona al fallo, come avviene al 30’ e al 33’ quando l’estremo dei Ruggers mette a segno due calci di punizione per il 10-9.
In chiusura di primo tempo Reale finalizza bene un’azione sul lato sinistro, andando ad allungarsi per schiacciare al di là della linea. Ancora una volta però Tarvisium risponde subito su calcio di punizione.
Il primo tempo si chiude 17-12 con due mete a zero per gli antracite ma con Tarvisium che ribatte colpo su colpo centrando i pali sui numerosi calci concessi dall’indisciplina del Verona.
Il secondo tempo continua sul copione del primo, il Verona gioca meglio alla mano e cerca di far girare bene il pallone malgrado la pioggia non aiuti la rapidità della manovra, Tarvisium rimane attaccato al match sfruttando ogni disattenzione del Verona colpendo implacabilmente su calcio piazzato con l’estremo Zago.
Dopo un calcio messo a segno dal solito Zago in avvio, il Verona prende il largo grazie a due mete segnate in velocità da Belloni e dal mediano Balzi, è lo strappo decisivo: Tarvisium riesce a segnare un altro piazzato, ma al 22’ è ancora Reale (Man of the Match) a segnare la seconda meta personale e a chiudere il discorso vittoria portando il risultato sul 39-18.
Tarvisium però non molla mai e, nel tentativo di portarsi almeno sotto break per conquistare il punto, riesce a segnare due mete, una con Filippetto, l’altra con Pastrello. Non c’è più tempo però: il Verona mette in bacheca cinque punti fondamentali tenendo a zero un avversario diretto.