Traguardi indica interventi sull’IMU per favorire la ripresa

 
 

«Le attività commerciali sono una componente fondamentale del tessuto economico e sociale del centro cittadino e dei quartieri», afferma Tommaso Ferrari, consigliere comunale di Traguardi. «In vista di una ripartenza che dovrà essere il più efficace possibile, l’iniezione “una tantum” di risorse aiuta, ma da sola non basta. Crediamo che la cosa giusta da fare sia superare la logica assistenzialista e mettere a regime un sistema strutturato».

Intervenendo sull’Imu per i proprietari che riducano l’affitto, si abbatte una parte dei tanti costi fissi che gli esercizi commerciali devono sostenere nonostante le restrizioni. «L’iniziativa», aggiunge Pietro Trincanato, presidente di Traguardi, «risulta più efficace rispetto ai contributi elargiti a pioggia, perché non pone dubbi sul criterio di ripartizione dei fondi e non rischia di accentuare le diseguaglianze».

L’ipotesi avanzata da Traguardi è che lo sgravio applicato dal Comune sull’aliquota sia proporzionale allo sconto che il proprietario immobiliare sceglie di applicare, fino all’azzeramento. «In questo modo», commenta Ferrari, «risulta agevolato anche chi vuol dare una mano ai propri locatari in difficoltà e che rischiano di dover abbassare le saracinesche per sempre».

Il Bilancio di previsione del Comune di Verona arriverà presto in Consiglio comunale per la discussione e il movimento civico Traguardi, preso atto che le aliquote Imu non sono diverse rispetto all’anno scorso, presenterà questa e un’altra proposta di emendamento che punta ad azzerare l’Imu per gli appartamenti che vengono affittati a canone concordato ai giovani al di sotto dei 35 anni.

«In una città con affitti sempre più alti e quartieri che rischiano sempre di più di spopolarsi», sottolineano Ferrari e Trincanato, «è necessario ripartire dal sostegno alla residenzialità con un incentivo che metta d’accordo gli interessi di chi vuol vivere da solo con quelli dei proprietari di casa. Il risparmio ottenuto può rendere vantaggioso scegliere questa formula di affitto, che oltretutto tutela maggiormente gli appartamenti rispetto all’apertura dell’ennesima locazione turistica. Alla base c’è sempre lo stesso meccanismo di solidarietà sociale per cui una comunità, in un momento d’emergenza, è chiamata ad aiutarsi».

 
 

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