Tour americano per Fondazione Arena

 
 

Aspettando il 100° Festival areniano, Fondazione Arena di Verona ha organizzato un tour internazionale che partendo dalla capitale della Romania, proseguirà con 10 eventi in numerosi Paesi in tutto il mondo fino a maggio 2023.

Grande, infatti, è l’attesa per il Festival lirico 2023 all’Arena di Verona, giunto all’edizione numero 100.
Un appuntamento che sin dalla sua prima edizione nel 1913 ogni anno richiama una platea di spettatori provenienti da ogni parte del mondo, interrotto solamente dalla guerra e dalla pandemia. Una risorsa per la città e per il territorio, grazie all’indotto generato ogni anno che si stima essere di circa 500 milioni di euro secondo recenti studi universitari.

Il 100° Arena di Verona Opera Festival 2023 che si svolgerà dal 16 giugno al 9 settembre prevede 50 imperdibili sere in cui si alterneranno per la prima volta ben otto titoli d’opera, quattro serate di gala e un concerto straordinario con Orchestra e Coro del Teatro alla Scala.

Per l’inaugurazione c’è la nuova produzione di Aida, cui seguirà la proposta più ricca e varia nella storia del Festival che unisce in cartellone gli allestimenti d’opera più amati degli ultimi vent’anni con grandi interpreti del panorama lirico internazionale.

La tappa americana ha avuto inizio con una conferenza ospitata dall’Istituto italiano di Cultura, in collaborazione con l’Istituto stesso, con Enit e con il sostegno della Regione del Veneto.

Nell’evento, i rappresentanti di Fondazione Arena hanno incontrato la stampa e gli operatori turistici, alla presenza del Direttore dell’Istituto italiano di Cultura Fabio Finotti, del Console Generale d’Italia a New York Fabrizio Di Michele e del Responsabile per USA & Messico di ENIT Agenzia Nazionale Turismo, sede di New York, Caterina Orlando. All’incontro è intervenuto anche, il giornalista e scrittore Beppe Severgnini, a fianco di Fondazione Arena già dalla prima edizione del progetto 67 Colonne per l’Arena di Verona.

Erano presenti anche, il maestro areniano Federico Brunello e il soprano cubano-americano Monica Conesa, una giovane promessa che con successo ha fatto il proprio esordio areniano come protagonista di Aida, opera regina dell’Arena.

Il programma della due giorni è culminato con un recital per oltre 600 ospiti organizzato dalla Fondazione Arena di Veronapresso la Sala Zankel della Carnegie Hall.

Protagonista dell’evento è stata l’Opera, espressione di quell’Arte del Canto Lirico italiano che è candidata all’inserimento nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO.

In una sala completamente esaurita sono state eseguite alcune celebri arie del grande repertorio operistico dal Belcanto al Verismo, accompagnate al pianoforte dal M° Federico Brunello, e interpretate da Monica Conesa, dal soprano Gilda Fiume, entrambe debuttanti di successo al Festival 2022, dal mezzosoprano Olesya Petrova, più volte acclamata Amneris.

Per gentile concessione della Metropolitan Opera si sono esibiti anche il tenore statunitense Brian Jagde, il baritono Luca Salsi, e il basso-baritono americano Christian Van Horn.

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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