Tosi: “Con Sboarina sprechi, nomine strane e dirigenti allontanati”

 
 

Enti partecipati, Flavio Tosi questa mattina in una conferenza stampa in Comune ha detto: “C’è una totale incapacità di gestione delle aziende da parte dell’Amministrazione Sboarina. Ci sono numerosi casi di sprechi, bandi che sembrano “pilotati”, figure direzionali non gradite che si vogliono allontanare”.

Tosi ha ripercorso alcuni casi in Agsm, Amt e Solori. “In Agsm – ha detto – prima hanno speso 50 mila euro dei veronesi per un bando che individuasse il nuovo direttore generale, salvo poi cassare la procedura e nominare una figura interna, ma intanto i soldi li hanno spesi ed è stata aperta un’indagine della procura”.

In Solori invece – ha proseguito Tosi – hanno combinato un pasticcio incredibile. Prima hanno licenziato il direttore Tatini, secondo l’Amministrazione Sboarina troppo tosiano (in realtà Tatini è un manager di settore qualificato ed è colui che ha costituito la società di riscossione a Torino), poi hanno predisposto il bando per il nuovo direttore in cui si era ripresentato pure Tatini, il più qualificato dei tre candidati. Tuttavia ha vinto un altro che poi però si è dimesso perché si è scoperto che non aveva i titoli. Tatini nel frattempo ha fatto ricorso, ma Solori pur di non riprenderlo vorrebbe annullare la procedura e aprire un altro bando”.

Infine il capitolo Amt. Dove, ha svelato Tosi, “non sono ancora arrivati i soldi dello Stato per il filobus, perché la gestione Barini non ha seguito correttamente l’iter. E così Amt non sta più pagando le aziende appaltatrici. Un’incapacità amministrativa a cui si aggiunge la grottesca vicenda della società ponte Aleardi, che venne costituita solamente per costruire il parcheggio del Gasometro, ora in esercizio. Era stato deciso, anche su sollecitazione della Corte dei Conti, di chiudere la Ponte Aleardi e far confluire il park in Amt. Ma l’attuale Amministrazione vuole tenere in vita la Ponte Aleardi, che di fatto è una scatola vuota, e conferire ad essa la gestione del Gasometro. Questo solo per garantire uno stipendio aggiuntivo al Presidente della società”.

Ma è sul direttore generale di Amt, che “si toccano vette di surrealismo. Prima hanno aperto un bando che sembrava la fotocopia del curriculum di colui che poi ha vinto e che tuttavia successivamente si è dimesso, così è passata la seconda classificata, Marina Meletti, che il 28 ottobre dovrebbe entrare in servizio. Dico dovrebbe, perché il presidente Barini vorrebbe modificare la situazione a nomina appena avvenuta ed ha convocato due cda (quello di lunedì scorso annullato all’ultimo minuto per tensioni interne al cda stesso) , il secondo domani, per mettere in discussione la nomina della dottoressa Meletti. Perché non la vogliono? Forse perché dà fastidio? Forse non è gradita perché indipendente e non “manovrata”? Cosa nasconde Amt? All’incapacità di Sboarina & C. si unisce una mancanza di trasparenza totale”.   

 
 

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