Sold out per Cristicchi. In scena “Franciscus, il folle che parlava agli uccelli”

 
 

Un teatro gremito, che si lascia trasportare in uno spettacolo intimo, potente, fatto di musica, riflessioni, senso di meraviglia. 

“Franciscus, il folle che parlava agli uccelli” ha aperto ieri sera la 37° stagione del Teatro San Giovanni, al Cinema Teatro Astra di San Giovanni Lupatoto, facendo il tutto esaurito.  Prodotto da CTB Centro Teatrale Bresciano, Accademia Perduta Romagna Teatri e Corvino Produzioni, lo spettacolo di e con Simone Cristicchi si addentra nella figura celebre, amata, eppure sfuggente di Francesco D’Assisi. 

Rivoluzionario, estremista, innamorato della vita. Funambolo sul filo sottilissimo che corre fra follia e santità. La sua ricerca del sacro e del bello in ogni aspetto della natura diventa un messaggio per l’oggi, un invito a riscoprire il mistero del vivere. Cristicchi ha portato sul palco il suo bagaglio di canzoni inedite, di testimonianze personali, di pensieri che corrono lungo il tempo per creare legami nuovi, parallelismi, misticismo e umanità. 

Non poteva esserci spettacolo più appropriato, e risposta migliore da parte del pubblico, per aprire una stagione intitolata “sotto un’altra luce”, che proseguirà con altre 23 serate, suddivise tra Teatro Prosa, con 10 artisti professionisti e 5 amatoriali, Teatro Famiglie, con 7 appuntamenti alla domenica pomeriggio, e Teatro Off, con 2 spettacoli autoprodotti da giovani artisti.

Simone Cristicchi: “Franciscus pone al centro il racconto di un uomo straordinario, San Francesco D’assisi. Sembra strano, ma a distanza di tanto tempo ha ancora tante cose da dirci, e i suoi messaggi ci arrivano in un momento di grande crisi, sia antropologica che di pace. Riportare al centro questi messaggi ho pensato fosse urgente. È conosciuto come l’autore della prima poesia in lingua volgare della nostra tradizione, il ‘Cantico delle Creature’. In questa composizione bellissima, lui loda il creato, ma non con un invito alla tutela della natura, perché questo viene dato per scontato. Per lui è ovvio che ogni creatura abbia pari dignità, intuiva la presenza di una mente superiore nel creato, e sentiva che noi eravamo una parte del tutto. Distruggerla, quindi, significa distruggere noi stessi. 

Nel raccontare Francesco non possiamo prescindere dall’evento sovrannaturale che spezza la sua vita in un prima e un dopo. La spiritualità c’è nello spettacolo, ma c’è anche molta umanità, non volevo celebrare Francesco in senso strettamente spirituale, perché lui ci insegna che dentro ciascuno di noi c’è una briciola di divino. Quando parlo della spoliazione di Francesco lo faccio in senso di svuotamento del suo ego precedente, altro messaggio importante per noi, che oggi viviamo appesantiti. Se Francesco fosse nato oggi? Una parte di me lo immagina completamente immerso nel mare dell’indifferenza, forse passerebbe inosservato, a meno che non cedesse alla tentazione di aprire un account Instagram. Mi piace però immaginarlo come un artista. Del resto lui era un attore, un cantante, un poeta, le piazze si riempivano con lui perché raccontava il Vangelo in modo rivoluzionario. Me lo immagino come un artista in tournée con il suo spettacolo, che è il racconto della vita di Gesù. Per le scenografie, realizzate da Giacomo Andrico, abbiamo scelto un materiale povero, il legno e la juta, con dei graffi sui pannelli che richiamano le cortecce, la scenografia di Giacomo Andrico, per rispecchiare il senso dello spettacolo”.

Marco Pomari, direttore artistico Cinema Teatro Astra: “Siamo estremamente felici di partire con un sold out, ci dà la spinta per i 24 spettacoli che ci aspettano. Franciscus si è dimostrato uno spettacolo molto sentito dal pubblico, che in tutti i teatri in cui è stato ha fatto il tutto esaurito. Quello di Simone Cristicchi è un ritorno, la rassegna Teatro San Giovanni è alla sua 37^ edizione e lui è tornato sul nostro palco per la quarta volta, riscuotendo come sempre un grande successo. Per noi è importante iniziare con uno spettacolo così, è una gioia, ci dà voglia di andare avanti con un altro spettacolo arriverà presto, e che punta al sold out al suo debutto. Si tratta di ‘Questa sera si recita a soggetto’ di Paolo Rossi, poi ci aspettiamo un altro pienone con ‘Fiabafobia’, per la prima volta con noi, ed ‘Esaurimento Globale’, altro debutto. Chiudiamo in grande con ‘Balasso fa Ruzante’”.

BIGLIETTERIA

Sono previste due tipologie di abbonamenti: l’abbonamento normale al costo di 175€, che comprende dieci titoli: Franciscus (Simone Cristicchi), Cattivo (Aria Teatro), Zona Franca (Teatro C’Art), Da questa sera si recita a soggetto! (Paolo Rossi), Fiabafobia (Arianna Porcelli Safonov), Arlecchino muto per spavento (Stivalaccio Teatro), La cella di seta (Teatro Boxer), ‘Ndrangheta (Teatro Bresci), Esaurimento Globale (Debora Villa), Balasso fa Zuzante (Natalino Balasso); l’abbonamento sostenitore, al costo di 210€, darà diritto ad un posto per tutti gli spettacoli della Stagione Prosa. 

Biglietti per Franciscus (Simone Cristicchi), Da questa sera si recita a soggetto! (Paolo Rossi), Esaurimento Globale (Debora Villa), Balasso fa Zuzante (Natalino Balasso) al costo di 25€ l’intero, 23€ il ridotto (under 16 e over 65).

Biglietti per Fiabafobia (Arianna Porcelli Safonov) e Arlecchino muto per spavento (Stivalaccio Teatro) al costo di 19€ l’intero, 15€ il ridotto (under 16 e over 65).

Tutti gli altri spettacoli della Stagione Prosa (Aria Teatro, Teatro C’art, Teatro Boxer, Teatro Bresci, Le Falie, Teatro Arso, Lanfranco Fossà, L’Archibugio, Matrice Teatro) hanno un costo di 12€ l’intero e 9€ il ridotto.

Biglietto unico per il Teatro Famiglie al costo di 5€

Biglietto unico per il Teatro Off al costo di 8€.

La biglietteria del Teatro Astra sarà aperta il lunedì e il mercoledì dalle 17.00 alle 18.30 Informazioni sul sito www.cinemateatroastra.it; ai numeri 045 9250 825 | 392 7569 300 scrivendo a [email protected]

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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