Sboarina non vuole la gara pubblica per l’aggregazione di AGSM

 
 

Respinta dal Consiglio comunale (22 voti contrari e 13 favorevoli) la mozione delle minoranze sull’operazione di aggregazione di Agsm.

Il documento, con primo firmatario il capogruppo Michele Bertucco, impegnava l’Amministrazione a procedere con una gara pubblica per l’individuazione di un partner industriale per Agsm. Inoltre, a presentare al Consiglio e alle Commissioni competenti il piano industriale dell’operazione di aggregazione Agsm, AIM, A2A; a relazionare mensilmente il Consiglio su progetti di aggregazione che coinvolgano Agsm; a garantire occupazione, storia ed identità del gruppo Agsm.

Delusione nelle parole di Bertucco che rileva: “Il Consiglio comunale nonostante le richieste delle minoranze non ha mai deliberato nessun indirizzo sulle scelte industriali di Agsm. Non sono stati esaminati scenari diversi da quello di un rapporto a tre, tra Agsm, Aim e A2A. Né tantomeno altre opzioni quali la vendita di alcuni asset o la quotazione in partnership o meno con Vicenza. L’ipotesi di infungibilità di A2A sembra costruita per chiudere una scelta politica già effettuata prima della definizione del piano dei consulenti. La scelta di non procedere con una gara pubblica appare incomprensibile non solo perché riduce la trasparenza dell’operazione ma anche perché non consente effettivamente di cogliere le migliori opportunità possibili sul mercato”.

 
 

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